Il mistero del meteorite di Dardago: trovato in una roccia ai margini del bosco

Il mistero del meteorite di Dardago
BUDOIA (PORDENONE) - Trovato sopra l'abitato di Dardago, in una roccia ai margini del bosco, un frammento di metallo, forse di meteorite. Sono gli amministratori della pagina...

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BUDOIA (PORDENONE) - Trovato sopra l'abitato di Dardago, in una roccia ai margini del bosco, un frammento di metallo, forse di meteorite. Sono gli amministratori della pagina Facebook "Il Vallone di San Tomè" a darne notizia. Un frammento di 305 grammi, otto centimetri di lunghezza e quattro di profondità, che sarà preso in esame dagli astronomi pordenonesi in questi giorni, per verificarne l'origine.

Dietro ai numerosi video pubblicati dal Vallone di San Tomè, a partire dal 2021, ci sono Luca Pellegrini e la figlia Alessia, che hanno iniziato quasi per scherzo, più o meno durante il lockdown, a raccogliere filmati insoliti. Il tutto grazie a una fototrappola, regalata dalla famiglia. Così il Vallone di San Tomè racconta attraverso i video la storia e la vita delle colline sopra Dardago, che racchiudono segreti sconosciuti a molti, scoperti e resi pubblici attraverso le pagine Facebook.

Meteorite in una roccia

Molto rumore ha creato la scoperta, fatta da Pellegrini proprio nei giorni scorsi: un sasso metallico, che ha attirato l'attenzione dei molti visitatori della pagina Facebook: quasi 10.000 follower, molti dei quali hanno commentato o condiviso la scoperta. «Non vogliamo certo alimentare fake news spiegano dalla redazione de Il Vallone di San Tomè ; il nostro reperto non è stato ancora valutato, siamo stati contattati dagli astronomi pordenonesi, che hanno chiesto di vederlo per consentire un'analisi più approfondita. Dall'idea che ci siamo fatti, dato il peso e la struttura, ipotizziamo possa trattarsi proprio di meteorite, arrivato a Dardago chissà quando e chissà come».


Fatto sta che la pubblicazione della foto dello strano sasso, ritratto a fianco di un righello sopra a una roccia bianca, ha incuriosito molti, e fatto rimbalzare il post in altre 30 pagine, con moltissimi commenti. Gli astronomi pensano che potrebbe anche trattarsi di una scoria di fusione, qualcuno propende invece per un reperto archeologico, perché non troppo distante c'è il sito neolitico di San Tomè, ma bisognerà lasciar lavorare gli esperti.

Intanto il team del Vallone prosegue con la pubblicazione dei suoi post e pubblica i suoi video, tra i più originali o più simpatici: «di qualche giorno fa - racconta Luca - è stata la scoperta di un cervo con un palco solo: durante l'inverno i cervi perdono entrambe le corna, che poi ricrescono a primavera; evidentemente è passato sotto la telecamera, nel momento in cui solo uno dei due palchi era caduto. Oltre a questo sono diverse le scoperte carine che abbiamo fatto: addirittura siamo stati chiamati dalla Regione, quando avevamo pubblicato un filmato di una puzzola europea, che non si sapeva ci fosse ancora nei nostri boschi; poi abbiamo filmato per primi il gatto selvatico, lo sciacallo dorato a passeggio per le colline di Dardago, mentre sul lupo non abbiamo avuto effettive conferme da parte della forestale regionale».


Solo un filmato invece nell'omonimo account Instagram, che raccoglie i migliori video rubati dalla fototrappola: si vede un tasso che si scrolla la polvere della tana, una coppia di cinghiali che fanno un bagno in una pozza, la stessa dove poi si bagna un cervo e ancora volpi, puzzola, faina, famiglia di cinghiali al completo, un cervo giovane che scuote la testa: insomma, i tanti segreti del bosco messi a nudo da due appassionati di natura. Questo (https://www.facebook.com/ilvallonedisantome) l'indirizzo per scoprire le curiosità dei boschi pedemontani, tra animali e pietre sconosciute.

F.G.

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Il Gazzettino