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BELLUNO - Arriva il grande freddo sulla montagna del Veneto, ed anche in pianura quasi tutte le città - per la prima volta nella stagione - registrano minime sotto lo zero. A Cortina d'Ampezzo, secondo dati dell'Arpav, si è registrata una minima di -12 gradi, ma nella zona di Misurina, in località Paludetto, il termometro è sceso fino a -31.8. Temperatura glaciale ad Asiago, appena 1000 metri di quota, con -22 gradi. Una curiosità meteo è quella della dolina Campoluzzo a 1768 metri di quota nel vicentino, dove la minima ha toccato i -38 gradi; ma queste conche in aree sperdute della montagna sono note per avere un microclima particolare, dove il freddo si 'concentra'. Nei 7 capoluoghi della regione, solo Venezia si è fermata a zero gradi, nelle altre città il termometro ha registrato -1 a Padova e Rovigo, - 2 a Treviso, - 3 a Verona e Vicenza, -4 a Belluno.
Il meteo
Un meteo instabile e "pazzo" accompagnerà le nostre feste di Natale 2022. I primi 15 giorni di dicembre si preannunciano freddi e gelidi, con un meteo instabile e neve anche a bassa quota. Nella settimana di Natale e Capodanno invece le temperature potrebbero risalire di qualche grado, con una forte possibilità di rovesci e instabilità.
Per la prossime due settimane le temperature saranno comunque gelide. Si tratta di una vera e propria sciabolata di aria gelida, un afflusso di gelide correnti settentrionali che minacceranno l’Italia e si annunciano sulle Alpi picchi a meno 21 gradi..
Entro martedi è atteso un iniziale tracollo delle temperature, con diffuse e forti gelate notturne al Nord e sulle regioni centrali: su molti tratti della Pianura Padana, specie su quella occidentale, la colonnina di mercurio potrà scendere anche su valori prossimi ai -6/-8 C. Il freddo comunque si farà sentire anche di giorno in quanto le temperature massime oscilleranno intorno ai +2/4 C al Nord e tra i +7/8 C su molti tratti del Centro. Solo al Sud e sulle due isole maggiori il calo termico risultera piu contenuto.
Poi, da martedi 13 arrivano nuove perturbazioni dall’Atlantico, dando luogo ad un mix potenzialmente esplosivo con piogge e neve a quote molto basse sul comparto settentrionale, localmente fino in pianura tra Lombardia ed Emilia e a quote medio/basse sull’Appennino centrale. Da giovedì, potrebbe arrivare la terza perturbazione: un ciclone ricolmo di aria instabile investira in pieno l’Italia portando tante piogge anche sotto forma di nubifragio, specie dalla sera.
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