Maltempo, Zaia: «A Verona una vera devastazione, stato di crisi in 4 province»

Maltempo, Zaia: «A Verona una vera devastazione, stato di crisi in 4 province»
VERONA - «È stata una tragedia, Verona deve essere aiutata. La città ne esce devastata, con una ventina di vie distrutte, quasi 500 alberi abbattuti, me poi...

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VERONA - «È stata una tragedia, Verona deve essere aiutata. La città ne esce devastata, con una ventina di vie distrutte, quasi 500 alberi abbattuti, me poi c'è anche il resto del territorio Veronese, a partire dalla Valpolicella che con i suoi vini, il suo Amarone, è un biglietto da visita del made in Italy nel mondo. Anche lì ci sono danni importanti a pochi giorni dall'inizio della Vendemmia», ha iniziato subito dalla conta dei danni il presidente del Veneto, Luca Zaia, visitando questa mattina le zone più colpite della città accompagnato dal sindaco Federico Sboarina e dal vice Luca Zanotto, assieme agli assessori regionali alla Protezione Civile, Giampaolo Bottacin, ed alle infrastrutture, Elisa De Berti.


«Ora siamo qui per rimboccarci le maniche e fare quello che serve. Per questo già ieri sera ho firmato lo stato di crisi per la calamità che ha colpito Verona - ha ricordato Zaia -. Ho visto persone con le lacrime agli occhi, con mezzo metro d'acqua nei negozi e nelle abitazioni. Non è la prima volta che succede in Veneto e la conta dei danni deve essere fatta bene. È stata colpita tutta la Regione, da Padova a Vicenza, ma Verona ha subito una vera devastazione. Mi auguro che il Governo intervenga subito». 

Non mancano però, le polemiche, visto che la città in quest'anno, ha già subito diversi allagamenti, e sempre nelle stesse zone, in particolare nel quartiere di Veronetta, quello che anche ieri è stato al centro dell'attenzione nazionale con il video dell'uomo che cercava di uscire «A Verona troppi allagamenti? Si dovranno fare i lavori per risolvere definitivamente questi problemi anche se l'evento di domenica è stato straordinario - ha risposto Zaia a chi gliene chiedeva conto come il presidente da 10 anni del Veneto, e leader di quel centrodestra che governa Verona da 15 anni -. Capire dove arriva esattamente la bomba d'acqua è impossibile, ed è chiaro che ci sono dei contesti urbani dove c'è maggior rischio. Certo, quelli vanno messi in sicurezza».

STATO DI CRISI IN 4 PROVINCE
Il governatore, con un proprio decreto, ha formalizzato la dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate a causa delle eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate in varie parti del territorio sabato 22 e domenica 23 agosto scorsi.


Il provvedimento si è reso necessario per fronteggiare le conseguenze a seguito di intense precipitazioni temporalesche, vento molto forte e grandinate che hanno causato danni nei territori provinciali di Belluno, Verona, Vicenza e Padova. Nel pomeriggio di sabato 22, rileva il decreto, violenti temporali hanno colpito l'area dolomitica della provincia di Belluno, causando colate di fango e, a causa del forte vento, lo scoperchiamento e il danneggiamento di alcune abitazioni. I forti temporali di domenica 23 agosto hanno poi interessato l'intero territorio regionale, ma la loro intensità è risultata eccezionalmente forte in provincia di Verona, e in particolare nel capoluogo, nel vicentino, e nei colli padovani, causando l'abbattimento di centinaia di alberi, danni alle abitazioni e allagamenti diffusi. La Protezione Civile regionale ha già stilato un primo elenco di Comuni colpiti, elenco che potrà essere successivamente ampliato man mano che verranno formalizzate alla Regione le segnalazioni dei danni subiti da altre Amministrazioni, attraverso l'inserimento dei nuovi Comuni nell'attuale decreto.
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Il Gazzettino