Rissa e coltellate fra nigeriani in via Piave: in 4 denunciati e subito rimessi in libertà

Rissa e coltellate fra nigeriani in via Piave: in 4 denunciati e subito rimessi in libertà
MESTRE - Sono stati denunciati a piede libero per rissa aggravata i quattro nigeriani fermati dalle volanti della questura dopo la rissa di giovedì sera all'angolo tra...

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MESTRE - Sono stati denunciati a piede libero per rissa aggravata i quattro nigeriani fermati dalle volanti della questura dopo la rissa di giovedì sera all'angolo tra via Piave e via Felisati, in un orario nel quale la zona è piena di passanti di ritorno dal lavoro. Dei quattro, tre sono stati interrogati in questura nella notte, prima che poi venissero denunciati e rilasciati. Il quarto, invece, è ancora in ospedale all'Angelo, ricoverato per una ferita alla schiena e una alla spalla, frutto delle coltellate ricevute nello scontro. Ne avrà ancora per qualche giorno.


Oltre ai quattro fermati, identificati e denunciati, nella rissa sono stati coinvolti altri tre spacciatori nigeriani sulle cui piste si sono messi gli agenti della squadra mobile della questura, ora titolari dell'indagine.


Ciò che sembra essere certo è che a muovere le fila della rissa di giovedì sera - con le saracinesche di un negozio sporche di sangue come testimoni silenti della violenza tra pusher - sia stata una guerra di posizione per la gestione dello spaccio mestrino.
Gli agenti della mobile non escludono nemmeno che la violenza sia frutto di un regolamento di conti tra bande rivali di galoppini, cioè gli ultimi ingranaggi nella catena di smercio della droga: ma anche a questi livelli, un'invasione di territorio può essere il gancio per sistemare vecchie ruggini e far valere la propria posizione sul campo, conquistando altro terreno, che poi vuol dire conquistare clienti che, in ultima, sono un aumento di guadagno.
Per arrivare a identificare i coinvolti, gli agenti della mobile stanno setacciando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona e stanno risalendo ai proprietari degli smartphone che hanno ripreso la rissa fin dai primi momenti, quando una chiamata alle 18 alla centrale operativa della questura dava il via ad una serata di violenza in pieno centro a Mestre. Nella stessa zona che dopo la maxi-retata del luglio 2018 con la quale il Rione Piave era stato ripulito dagli spacciatori - con tanto di residenti alla finestra ad applaudire le forze dell'ordine - è tornata ad essere uno dei centri nevralgici del commercio di stupefacenti.


N. Mun. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino