Mestre. Pugno duro contro lo spaccio, il bar La Cueva in via Piave chiude per 15 giorni: «Era l'ufficio degli spacciatori»

Pugno duro contro lo spaccio, il bar La Cueva chiude per 15 giorni: era frequentato da spacciatori
MESTRE - ​Pugno duro della questura di Venezia contro spaccio e degrado. Il bar La Cueva, in via Piave 37 a Mestre,  è stato chiuso per 15 giorni:...

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MESTRE - ​Pugno duro della questura di Venezia contro spaccio e degrado. Il bar La Cueva, in via Piave 37 a Mestre,  è stato chiuso per 15 giorni: «È frequentato da spacciatori».

Su provvedimento del questore di Venezia Maurizio Masciopinto, le forze dell'ordine hanno chiuso un bar di via Piave a Mestre. Pattuglie della polizia locale, carabinieri e polizia di stato, sono arrivate stamane, mercoledì 28 giugno intorno alle 10.30, per chiudere il locale e affiggere l'avviso di chiusura provvisoria. 

Si tratta del bar "La Cueva", all'incrocio con via Fiume. La chiusura è stata disposta per un periodo di 15 giorni.

Nel locale i pusher avevano creato un sorta di quartier generale per gli incontri con i clienti. Nessuno faceva caso a quanto accadeva e gli affari giravano a gonfie vele per il mercato della droga. A La Cueva i clienti degli spaccini potevano trovare diverse qualità di stupefacenti, dalla cocaina alla marijuana passando per l'eroina.
Soprattutto nell'ultimo mese il bar di via Piave era finito al centro delle varie operazioni anti-spaccio.
 

Il provvedimento

Il provvedimento, di natura cautelare, è stato adottato in seguito ai numerosi elementi raccolti dai controlli eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Mestre e della Polizia Locale, da cui è emerso che il locale era divenuto luogo di abituale frequentazione di soggetti pregiudicati, senza fissa dimora, nonché punto di riferimento per lo spaccio di stupefacenti.

Il locale, già conosciuto come “Bar Stella”, è inserito nella zona del quartiere Piave a Mestre, in cui si concentrano i quotidiani controlli interforze, disposti in sede di Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, che vedono impegnati equipaggi della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, volti ad arginare le situazioni di degrado urbano dovute alla presenza di soggetti stranieri senza una stabile occupazione che determinano un grave allarme sociale.

Il provvedimento di oggi, che fa parte del più ampio quadro di attività di prevenzione disposto dal Signor Prefetto Michele di Bari, è stato notificato a cura del personale della Polizia Amministrativa della Questura in collaborazione con Carabinieri e Polizia Locale.

 

 

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Il Gazzettino