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MESTRE - C'è la prostituta, che è un po' la capobanda. Un paio di spacciatori e i relativi clienti. Un gruppetto che sta rendendo la vita impossibile agli abitanti di via Ariosto, terrorizzando gli anziani e le donne che vivono da sole, che ormai temono di uscire di casa dopo una certa ora. Ma anche gli altri abitanti delle ex case dei ferrovieri di via Ariosto non ne possono più, perchè all'uscita dal cortile se li ritrovano quasi sempre lì, nascosti tra le macchine parcheggiate, che consumano sostanze o, di notte, fanno sesso sul cofano delle auto.
Ostaggi della banda
«Va così da qualche mese, da quando hanno messo i cancelli in quell'altro condominio tra via Piave e via Col Moschin - raccontano i residenti -. Prima erano lì ma ora, con il passaggio sbarrato, si sono spostati nella nostra strada, tra i civici 10 e 20. E qui bivaccano e fanno di tutto perché trovano riparo nelle stradine private e senza uscita tra i condomini». Stradine di pochi metri, private, che gli operatori di Veritas nemmeno passano a pulire, e dove ogni giorno, in mezzo alla ghiaia, si ritrovano siringhe, escrementi, bottiglie, assorbenti. «Uno schifo, ma il peggio sono le minacce che riceviamo non appena chiediamo loro di andarsene, senza contare che hanno tagliato le gomme dell'auto a chi ha cercato di affrontarli direttamente». Una situazione segnalata già all'inizio di giugno al Comando della Polizia locale, con la risposta arrivata nei giorni scorsi nella quale si ammette che "è stata riscontrata la presenza di persone senza fissa dimora e/o tossicodipendenti che sono state sanzionate con ordine di allontanamento dall'area".
Ma non se ne sono affatto andate, a partire dalla prostituta di colore che sembra comandare su tutti. «I tossicodipendenti sono dei ladri che nascondono la refurtiva nei nostri cortili» riprendono in via Ariosto.
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Il Gazzettino