La truffa. Ricongiungimenti familiari e nulla osta per gli alloggi a 1300 euro

La truffa. Ricongiungimenti familiari e nulla osta per gli alloggi a 1300 euro
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MESTRE - Il Commissariato PS di Marghera ha portato a conclusione una articolata operazione di polizia, convenzionalmente chiamata “Casa Unica”, con cui sono state deferite all’Autorità Giudiziaria ben 21 persone tra cittadini del Bangladesh e cittadini italiani, per reati che vanno dal falso materiale al falso ideologico alla truffa ai danni e dello Stato e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Altre quattro persone sono state sanzionate per ulteriori 5000 euro per non aver dichiarato all’autorità di Pubblica Sicurezza le cessioni di fabbricato. L'intero meccanismo della banda ruotava attorno alle domande di ricongiungimento familiare presentate da alcuni cittadini del Bangladesh.


Sul fronte amministrativo i controlli hanno portato a sanzionare tre agenzie di cui due di Marghera ed una di Mestre, con più di tremila euro, per aver operato in maniera abusiva conducendo agenzie d’affari senza la prescritta comunicazione/autorizzazione. In un caso è stato inoltre richiesto l’intervento sanzionatorio del garante della Privacy, essendo emersa una situazione di tenuta degli archivi tale da non poter assolutamente garantire la doverosa riservatezza degli utenti.

LA SEGNALAZIONE - SCATTANO I CONTROLLI SUI RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI E GLI ALLOGGI
L’attività accertativa ha preso le mosse da una segnalazione della locale Prefettura in merito a delle irregolarità riscontrate nelle domande di ricongiungimento familiare presentate da alcuni cittadini del Bangladesh. Nello specifico venivano sollevate perplessità sulla reale disponibilità in capo ai richiedenti di alloggi adeguati. La normativa che disciplina la richiesta di ricongiungimento familiare, richiede infatti che l’abitazione in cui andrà ad abitare il familiare del richiedente, debba rispondere al requisito di idoneità.

TROVATE 57 PRATICHE E UN NUMERO DI ALLOGGI TROPPO LIMITATO
Gli Agenti del Commissariato hanno operato eseguendo una lunga serie di controlli presso le agenzie di disbrigo pratiche, esaminando l’iter amministrativo che aveva portato vari soggetti all’ottenimento del Nulla Osta necessario alla procedura di ricongiungimento familiare. È cosi emerso che una delle agenzie controllate aveva prodotto ben 57 pratiche di ricongiungimento per cittadini stranieri utilizzando un numero di alloggi siti nella Provincia di Venezia troppo limitato rispetto al numero di richiedenti.

NULLA OSTA IN CAMBIO DI 1300 EURO A PRATICA
Il “Nulla Osta” peraltro non era l’unico beneficio ottenibile in cambio di una somma di denaro, che poteva arrivare anche a 1300 euro per pratica. Infatti era possibile “ottenere” anche una residenza in un appartamento che in realtà era occupato da altri. La residenza è a sua volta un requisito necessario per l’ottenimento del permesso di soggiorno di lungo periodo.


Le posizioni dei singoli soggetti stranieri coinvolti sono ora al vaglio dell’Ufficio Immigrazione, al fine di valutare la permanenza dei requisiti di soggiorno sul territorio nazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino