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MESTRE - Placido Migliorino, ingegnere, dirigente del ministero dei Trasporti e superperito della procura di Venezia nell’inchiesta sui 21 morti e 15 feriti del bus di La Linea, il 5 dicembre tornerà sul cavalcavia Superiore di Marghera per un terzo sopralluogo sul guardrail, sulla strada e sul varco di servizio che ha fatto da innesco al volo mortale dell’autobus. La notifica del nuovo sopralluogo è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, mentre era in corso l’estrazione dei video delle telecamere interne al bus per la creazione della copia forense da consegnare agli avvocati dei tre indagati (l’ad di La Linea, Massimo Fiorese, e i due dipendenti del Comune di Venezia, Roberto Di Bussolo e Alberto Cesaro) e delle vittime, compreso l’autista del mezzo, il trevigiano Alberto Rizzotto, unica croce italiana della tragedia dei turisti che il 3 ottobre tornavano in campeggio da una giornata a Venezia.
IMPREVISTA
La terza perizia sulla strada è arrivata improvvisa con una comunicazione della procura. Per tutti i due sopralluoghi del 25 ottobre e del 9 novembre sembravano aver chiuso la pratica, tra riprese effettuate dall’alto attraverso un drone con telecamera 3D, misurazioni al guardrail e alla ringhiera e carotaggi, tanto sull’asfalto quanto sulla banchina dei sottoservizi, il cui cedimento è stato cruciale nella caduta del bus.
I VIDEO
Ieri intanto, in ambiente protetto, è iniziata l’estrazione delle telecamere interne del bus da parte dell’ingegner Nicola Chemello, nominato perito informatico dalla procura di Venezia. Il lavoro dell’ingegnere, e dei periti delle varie parti, continuerà sabato e lunedì, visto che è stata una procedura complessa anche per via del fatto che la caduta dal cavalcavia Superiore ha interrotto la registrazione e danneggiato la memoria visiva degli occhi elettronici interni. Anche per questo i consulenti starebbero estraendo i video al contrario.
La speranza è che le telecamere abbiano ripreso quanto accaduto all’interno del mezzo nei momenti prima dell’incidente: le immagini potrebbero essere d’aiuto anche per ricostruire i movimenti dell’autista del pullman. Le telecamere non sono puntate sul lavoratore, per una questione di privacy, ma riprendendo l’interno dal davanti al dietro - e viceversa - potrebbero aver anche inquadrato Rizzotto. Una terza telecamera mostrerebbe, invece, una visione frontale, la stessa del guidatore.
I DATI TELEMETRICI
Sempre ieri si è deciso come estrarre i dati telemetrici dalla scatola nera del bus: l’operazione inizierà lunedì.È possibile che la memoria interna non abbia registrato tutti i dati e quindi la procura, attraverso il suo consulente informatico, sia costretta a bussare al cloud che La Linea ha sulla piattaforma Amazon con sede in Germania. Attraverso una chiave di lettura quindi sarebbe possibile così entrare in possesso di tutti passaggi del mezzo, dalla velocità tenuta alle frenate. E sempre lunedì (al pomeriggio) verrà conferita la perizia sullo sterzo del bus.
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