I sindaci "spengono" l’inceneritore: 40% quote di Ecoprogetto ai privati

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MESTRE - Fuori la protesta, dentro il voto. Sembra solo la chiusura del primo capitolo il voto con cui il Comitato di coordinamento e controllo dei sindaci veneziani soci ieri ha...

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MESTRE - Fuori la protesta, dentro il voto. Sembra solo la chiusura del primo capitolo il voto con cui il Comitato di coordinamento e controllo dei sindaci veneziani soci ieri ha autorizzato Veritas a cedere alle società Bioman e Sesa il 40% delle quote di Ecoprogetto che finiscono nella mani dell'associazione temporanea di impresa Bioman-Sesa. Una decisione che non è stata unanime con 4 "no" (i comuni a guida M5S e Mogliano) e un’astensione (Musile di Piave). Veritas, però, ha messo in chiaro quello che tutti si aspettavano, ovvero l'esclusione della riapertura di un inceneritore. «Ogni decisione in merito a eventuali e diversi piani di sviluppo di Ecoprogetto sarà verificata dagli organi societari di Veritas ed Ecoprogetto, come sempre accaduto. Anche nel 2014, in occasione della chiusura dell'inceneritore di Fusina per i rifiuti urbani, senza che per questo ci sia alcuna possibilità di riapertura. Il Comitato ha comunque precisato di non recepire proposte che prevedano generiche pratiche di termovalorizzazione o incenerimento dei rifiuti. Non ci sono, dunque, vincoli che derivano dalla proposta di Bioman-Sesa in merito all'utilizzo, modifica, implementazione (prossima o futura) degli impianti di Ecoprogetto, salvo quelle contenute nei piani industriali approvati».tà Ecoprogetto. Bisogna seguire i prossimi passaggi con grande attenzione»...

 
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Il Gazzettino