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MESTRE - Quattro "spaccate" in un mese, le ultime una dietro l'altra: una nella nottata di sabato e la seconda, per finire il lavoro, la notte di domenica. Emanuele Scaggiante, parrucchiere e titolare del salone Ingresso libero in via Querini a Mestre, è sconsolato: il suo negozio è ormai una tappa fissa degli scassinatori che, non essendo mai riusciti a entrare per portarsi via i pochi spiccioli nella cassa, sembrano essersi intestarditi al punto da tornare più volte nella stessa settimana per finire il lavoro. Finché non arriva il fabbro a sistemare la serratura, dove c'è un bel buco scavato con un cacciavite o un trapano, rimane a presidiare il negozio anche di lunedì mattina, giornata solitamente di riposo per i parrucchieri.
«QUATTRO IN UN MESE»
«Con oggi è la quarta volta in un mese che provano a entrare nel negozio. Due settimane fa sono entrati anche nel mio garage. A gennaio hanno manomesso così tanto la serratura che sono rimasto chiuso fuori mezza giornata con le clienti e le dipendenti.
PIAZZA FERRETTO
La frustrazione è grande ma Emanuele non cede all'istinto di andarsene: «La situazione a Mestre è peggiorata, sono qui da dieci anni e col senno di poi non so se avrei comprato. Ma non mollo e, anzi, ho intenzione di espandermi: ho rilevato il negozio qui accanto. La sicurezza la facciamo noi commercianti e residenti, in assenza dello Stato». Tra sabato e domenica anche il negozio di abbigliamento Dan John, in piazza Ferretto, è stato forzato dai ladri che sono riusciti a entrare e portarsi via il magro fondo cassa. Secondo le dipendenti «serve un presidio costante, quando smonta la postazione della Polizia Locale, a mezzanotte, siamo completamente abbandonati. Questa non è una zona residenziale, ci sono solo negozi: di notte chiunque può delinquere indisturbato. Non ci avevano mai preso di mira, non c'era mai stato nemmeno un furtarello». E ora anche piazza Ferretto, dopo Caberlotto, si sente meno sicura.
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