MESTRE - Intervento animato per Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Mestre, che hanno arrestato P.B. nigeriano 22enne domiciliato in pieno centro, per...
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L’intervento parte proprio dalla segnalazione di una violenza in corso all’interno di un appartamento di via Marini a Mestre. Uno straniero si è barricato nella casa ove pochi giorni prima aveva ricevuto ospitalità da una sua connazionale e, armato di forbici, minaccia la donna impendendole di entrare.
Pochi attimi e l’equipaggio del Pronto Intervento è lì sul posto. La condotta dell’uomo – lungi dal calmarsi alla presenza delle uniformi – si esacerba nonostante l’opera di persuasione dei Carabinieri che gli intimano più volte di aprire la porta. E’ in quel frangente che i due Carabinieri decidono di forzare l’uscio ed accedere all’interno. Grazie alla tempestività dell’intervento, pur essendo ostacolati ripetutamente dallo straniero, in stato confusionale ed in evidente agitazione, ancora armato di forbici, riescono a disarmarlo ed immobilizzarlo definitivamente.
Il motivo di tale nervosismo è presto scoperto: l’uomo deteneva in un borsello, già pronte per lo spaccio e perfettamente sigillate, 13 dosi di Eroina per un peso totale di 13 grammi, nonché qualche grammo di Marjuana, e un vero e proprio kit di confezionamento con sostanza “da taglio” e vario materiale in plastica colorata. Tutto pronto per un pomeriggio di spaccio nelle strade di Mestre. All’uomo vengono sequestrati anche 70 Euro ritenuti provento dell’attività. Gli investigatori hanno già fatto disporre le analisi per accertare se si tratta di una partita della letale Eroina-killer che numerose vittime ha già mietuto nei mesi passati.
I Carabinieri ritengono che quest’ultimo soggetto possa essere uno spacciatore in fase di “avvio”, ma l’intervento per ragioni diverse ne ha stroncato l’attività, mentre sono in corso gli accertamenti per acclarare da un lato le fonti di approvvigionamento della sostanza, e dall’altro la portata del giro di spaccio che coinvolgeva il nigeriano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino