Tentano di occupare l’alloggio, fermati dal presidente Ater mentre "traslocano"

FAVARO L’entrata della casa Ater occupata ieri sera abusivamente
MESTRE - Questa volta è andata a vuoto. Avevano già preso possesso della casa dell’Ater ma la segnalazione dei vicini e l’intervento dei carabinieri e,...

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MESTRE - Questa volta è andata a vuoto. Avevano già preso possesso della casa dell’Ater ma la segnalazione dei vicini e l’intervento dei carabinieri e, soprattutto, del presidente dell’Ater - che ha promesso di contattare i servizi sociali per aiutare comunque quella famiglia - ha sventato l’ennesima occupazione di un appartamento popolare.


È successo ieri sera nel complesso di palazzi Ater in via Triestina 68, proprio di fronte a via Monte Rosa dalla quale esce il tram e a fianco della Vallenari Bis non lontano dal centro di Favaro. Una famiglia numerosa, composta da nonni, genitori e figli anche minori proveniente da un altro comune della terraferma, aveva raggiunto il piazzale interno del gruppo di palazzi con due automobili con bombole a gas, cariche di materassi e altre masserizie.

Sono saliti al sesto piano di uno dei condomini e hanno occupato un appartamento cominciando a portar su le cose.
Raffaele Speranzon, il presidente, è arrivato mentre ancora stavano facendo la spola dal piazzale al piano e ha cominciato a parlare con quelle persone, coadiuvato anche dalla responsabile dell’ufficio legale dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale: ha spiegato loro che le conseguenze alle quali stavano andando incontro sarebbero state pesanti, per i maggiorenni e soprattutto per i minori, e ha aggiunto che la strada da seguire è comunque quella della legalità, rivolgendosi ai servizi sociali, spiegando la situazione e chiedendo un intervento.
La famiglia ha fatto presente di trovarsi in condizioni di estremo bisogno e Speranzon si è, appunto, impegnato a contattare già da questa mattina i servizi sociali e a perorare il caso per trovare al più presto una soluzione che possa aiutare l’intera famiglia. (e.t.) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino