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MESTRE - La proposta partirà dalla Canottieri Mestre, anche se sarà tutto fuorché un'impresa facile. L'assemblea dell'associazione ha dato mandato al presidente, Augusto Gandini, di formalizzare il progetto di unire le cinque società sportive di Punta San Giuliano in un'unica società di gestione. Un'idea lanciata da tempo dal tesoriere della Canottieri, Roberto Agostini, e rilanciata proprio alcuni giorni fa sulla pagina Facebook "Amici del Polo Nautico Punta San Giuliano - Mestre e Venezia", in vista della fine dei lavori compiuti dal Comune che rivoluzioneranno la gestione delle strutture, compresi i costi a carico degli associati. Ma, appunto, non sarà un'impresa semplice.
RIVOLUZIONE
«L'8 maggio si riunirà il Direttivo del Polo Nautico e proporrò di mettere l'argomento all'ordine del giorno della seduta successiva - spiega il presidente della Canottieri Mestre, Augusto Gandini -. Chiederemo alle altre quattro società di esprimersi su questo tema che, comunque, prevede un processo lungo ed approfondito». Attorno al tavolo si siederanno Canoa club Mestre, Circolo della vela Mestre, Circolo velico Casanova, Gs Voga Veneta Mestre più la Canottieri Mestre. Da un primo sondaggio le titubanze sarebbero parecchie, con due società contrarie, una favorevole ed una quarta ancora indecisa, anche se i tempi per la consegna del nuovo Polo Nautico da 10 milioni di euro si stanno avvicinando: tutto dovrebbe essere pronto prima della fine dell'estate, mentre parallelamente il Comune dovrà predisporre il bando per la gestione. «Quando sono arrivato otto anni fa erano quattro "baracche", mentre ora avremo un posto bellissimo da mantenere - riprende Gandini -. È come passare da un monolocale ad una villa con piscina, ma non si tratta solo di un cambiamento morfologico, visto che andremo verso anche ad un cambiamento sociale con la trasformazione del "socio medio"».
GRANDE POLO, GRANDE SOCIETÀ
E così, parafrasando la pubblicità dei pennelli Cinghiale, Agostini sostiene che "per grandi strutture, serve una grande società sportiva": «Per ridurre i costi con una sola segreteria, amministrazione e gestione, ma anche per avere maggiori possibilità di ottenere finanziamenti agevolati e sponsorizzazioni e per essere più forti verso i nostri interlocutori». «Anche unendosi, comunque, i costi per lo stazionamento non diminuiranno - frena le aspettative il presidente della Canottieri Gandini -. Certo, con un'unica società la gestione sarà indubbiamente più snella, ma per arrivarci serve l'unanimità»,
UN ESERCITO
Vincere le resistenze, dunque, non sarà facile, perché finora molti hanno guardato solo al proprio orticello. La società di gestione unica potrebbe contare su un esercito di almeno 1.700 soci (puntando anche ai duemila), e qui, secondo il tesotiere della Canottieri che ha lanciato la proposta, potrebbe scendere in campo anche lo stesso Comune che sicuramente avrebbe tutto da guadagnare nell'affidare le strutture ad una società forte ed affidabile. «Se le altre associazioni aderiranno in tempi brevi , ognuna potrebbe convocare nel giro di tre mesi la propria assemblea straordinaria per formalizzare la decisione di confluire tutte in una singola società Asd di gestione, costituendosi poi in una Asd indipendente per quanto riguarda l'attività sportiva specifica, contribuendo alle spese generali in base agli effettivi consumi» detta le tappe Roberto Agostini. «Una cosa, comunque, è fare proclami - conclude il presidente Augusto Gandini - ma un'altra sarà arrivare a gestire una struttura come questa. E, considerando l'investimento compiuto dal Comune, non possiamo permetterci errori o ripensamenti».
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