Paura a Mestre. Va al bar a prendere un caffè con gli amici ma sprofonda in un tombino: incastrato di schiena

MESTRE - Tombino aperto per la manutenzione della fontana, cliente del bar ci cade dentro. Mattinata movimentata quella di ieri in piazza Ferretto, fortunatamente senza apparenti...

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MESTRE - Tombino aperto per la manutenzione della fontana, cliente del bar ci cade dentro. Mattinata movimentata quella di ieri in piazza Ferretto, fortunatamente senza apparenti gravi conseguenze per l'avventore del bar che si stava sedendo al tavolo all'aperto con alcuni amici.

Paura in piazza Ferretto

Di solito, dicono al bar Stendardo, le ispezioni aprendo il chiusino vengono eseguire tra le 7 e le 9 di mattina di martedì, giorno di riposo del locale di piazza Ferretto e, quindi, senza il plateatico affacciato alla fontana con la scultura di Alberto Viani. Ma ieri, stranamente, gli operai si sono presentati di mercoledì per eseguire le consuete operazioni di controllo e manutenzione delle pompe. Una giornata di sole, con più gente in piazza come in tutti i mercoledì di mercato, in cui ovviamente sedersi ad un tavolino nel salotto di Mestre è perfino più di un rito. Una mattinata di sole e tranquillità, spezzata dall'arrivo di un paio di operai che, poco dopo le 11, si fanno largo tra i tavolini per aprire l'ampio tombino collegato all'impianto della fontana. «Uno dei due è quindi sceso con una scaletta, mentre l'altro ha calato con una corda un macchinario» racconta una testimone che era seduta con un'amica ad un paio di metri. Gli operai, che sarebbero di una ditta incaricata dal Comune per questo tipo di interventi, avevano posizionato un cartello a terra, ma che sarebbe stato rivolto solo verso il centro della piazza. Tra i tavolini del plateatico con gli ombrelloni molte persone si erano comunque accorte dei "lavori in corso" con quel tombino che, con l'operaio all'interno, era rimasto aperto, ma evidentemente non quel cliente che si stava avvicinando agli amici già seduti. Ed è bastato un attimo, forse un passo indietro per far arretrare una sedia, per farlo cadere dentro di schiena, praticamente quasi "incastrato" mentre sotto c'era ancora l'addetto alla manutenzione. «Siamo subito accorsi per aiutarlo a tirarsi su e per chiedergli se aveva bisogno di medicazioni» spiegano al bar Stendardo. L'uomo, bianco in volto, è stato fatto sedere e, per parecchi minuti, gli è stato chiesto se non ritenesse opportuno andare al pronto soccorso. «Fortunatamente, a parte la botta, non sembra aver avuto gravi conseguenze - concludono al bar , a differenza invece delle tante persone che ancora inciampano sui gradini della piazza». Gli operai, intanto, hanno risistemato il chiusino e se ne sono andati, sperando che la prossima volta ritorino di martedì.

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Il Gazzettino