Omicidio di Lorenzo Nardelli, le urla nell'ascensore e i rumori del pestaggio: sentiti i primi testimoni al processo. Parla il papà

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MESTRE - ​Omicidio di Lorenzo Nardelli, le urla nell'ascensore e i rumori del pestaggio: sentiti i primi testimoni al processo. Parla il papà. Le urla dall'ascensore e i rumori del feroce pestaggio. Sono state queste le 'voci' delle prime testimonianze, oggi in Corte d'Assise a Venezia, per l'omicidio di Lorenzo Nardelli, il veneziano che sarebbe stato ucciso a mani nude dai due cugini moldavi, dopo essere entrato per errore nel loro appartamento a Mestre, il 9 agosto scorso. I due, Radu Rasu e Marin Rasu, muratori di 32 e 35 anni, sono entrambi accusati del delitto, che si consumò all'interno dell'ascensore, dove la vittima aveva tentato inutilmente di rifugiarsi per fuggire.

I testimoni

Oggi sono stati sentiti i primi testimoni, a cominciare dai condomini che diedero l'allarme, gli uomini della polizia giunta per prima sul posto e il padre della vittima. I due cugini, che erano in preda ai fumi dell'alcol, hanno sempre sostenuto di aver scambiato Nardelli per un ladro. Circostanza che non ha fatto cambiare l'accusa di omicidio volontario. Durante l'udienza, con il collegio presieduto da Stefano Manduzio, i testimoni hanno risposto alle domande del pm Stefano Buccini e degli avvocati di fiducia dei due cugini, Giorgio e Luca Pietramala. La prossima udienza si terrà il 15 aprile.

 

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Il Gazzettino