Museo M9 a Mestre, ora dal chiostro scompare anche la libreria

Museo M9, ora dal chiostro scompare anche la libreria
MESTRE - Ci siamo trovati in un vicolo cieco, e siamo costretti a fermarci. Con queste parole, scritte in un post sui social martedì sera, viene annunciato che a fine...

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MESTRE - Ci siamo trovati in un vicolo cieco, e siamo costretti a fermarci. Con queste parole, scritte in un post sui social martedì sera, viene annunciato che a fine settembre la libreria Il libro con gli stivali chiuderà le proprie porte per l'ultima volta. Dopo aver camminato 16 anni gli stivali si arrestano, e non si tratta della destinazione che il titolare Nicola Fuochi auspicava dopo il trasferimento nel chiostro di M9 nel 2018. Più che una decisione, la parola fine pronunciata da Fuochi è una conseguenza della sofferenza dal punto di vista commerciale - spiega - che patiamo nel chiostro da ormai quasi quattro anni.


GETTARE LA SPUGNA


La causa? Il distretto di M9 non è mai decollato afferma il libraio - dovevamo essere inseriti all'interno di una realtà vivace e ricca di attività, invece siamo rimasti gli unici all'interno del chiostro. La scelta della direzione è affittare a Cassa Depositi e Prestiti e a Lottomatica, e noi in questi lunghi mesi di sofferenza abbiamo un fatturato sotto la linea di sopravvivenza. Abbiamo tenuto duro, ora ci troviamo nella condizione di gettare la spugna. Al momento Nicola Fuochi non ha le forze per aprire un'altra libreria, che nella logica di un imprenditore non può vivere solo di clienti affezionati, ma anche del passaggio pedonale. E qui all'interno del chiostro non c'è dice - Nel momento in cui ci siamo trasferiti, abbiamo rinunciato a un'insegna e in cambio dovevamo essere all'interno di un distretto vitale: siamo soli, e non è mai stata posizionata una freccia per indicare l'interno dell'ingresso commerciale. La libreria ha aperto le sue porte nel maggio 2006 in via Cecchini, per poi trasferirsi a dicembre 2008 in via Mestrina. Nel 2017 gli stivali hanno fatto camminare anche libri di loro produzione. A dicembre 2018 è iniziata l'ultima tappa del percorso, con il trasferimento nel chiostro di M9, dove Nicola Fuochi ha firmato un contratto d'affitto di ramo d'azienda come attività all'interno del distretto commerciale di M9 precisa - con vocazione culturale. Nonostante le numerose attività organizzate dopo lo stop causa Covid - conclude Fuochi - non siamo riusciti a trovare un compromesso con la direzione. La posizione di Antonio Rigon, direttore di M9 District, punta sullo sviluppo del potenziale del chiostro in termini di investimento da parte della Fondazione di Venezia.


IL PIANO


A luglio, con l'inaugurazione della sede veneziana di Cassa Depositi e Prestiti e Sace (oltre 40 postazioni), si è conclusa la prima fase. - dichiara Rigon - In precedenza è stato formalizzato l'insediamento dell'incubatore Bio4Dreams, che ha da qualche settimana accolto le prime startup. E' stato attivato il Business Center: oltre 600 metri quadrati oggi occupati. Tra gli inquilini sono presenti Lottomatica e SAS, e da settembre prenderà avvio il nuovo piano di valorizzazione delle aree in grado di coinvolgere le realtà più vitali della città e del territorio, contribuendo alla rigenerazione del centro cittadino grazie a un ecosistema integrato di cultura, innovazione e servizi e intrattenimento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino