A Mestre il virus cancella il Gran ballo austriaco: lo preparavano da due anni

A Mestre il virus cancella il Gran ballo austriaco: lo preparavano da due anni
MESTRE - Il Covid non perdona neppure in città. La crisi sanitaria e le conseguenti restrizioni hanno colpito anche gli eventi mestrini, costringendo gli organizzatori a...

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MESTRE - Il Covid non perdona neppure in città. La crisi sanitaria e le conseguenti restrizioni hanno colpito anche gli eventi mestrini, costringendo gli organizzatori a modificarne la fruizione e talvolta a cancellarli del tutto. La ghigliottina in primavera ha mozzato l'iniziativa Mestre medioevale, mentre la mostra alla Torre civica dal titolo Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso, avviata lo scorso autunno, è durata solo un mese e mezzo.


BALLO AUSTRIACO

«Per il 2021 - aggiunge Giampaolo Rallo, presidente della Pro Loco di Mestre - era in programma una manifestazione che avevamo in mente da un paio di anni: il Gran ballo austriaco in piazza Ferretto. Si sarebbe trattato di danze dei primi dell'800 e costumi d'epoca, che a dicembre abbiamo dovuto annullare causa Covid». A resistere nel corso del 2020 è stata invece la festa di San Girolamo, benché in versione contingentata. «E la rifaremo anche quest'anno, a fine settembre - conferma Rallo - Stiamo concludendo l'iter per celebrare l'ultima chiesa medioevale della città, che ospitava le confraternite mestrine».
Il ricco programma, quasi uno schiaffo ottimistico di speranza al virus, prevede una mostra su San Girolamo alla Provvederia di fronte al Municipio, dove verrà raccontato pure San Michele co-patrono di Mestre, e una mostra alla Torre civica sull'infanteria veneta con i costumi militari di fine 700.


OBBLIGO DI GREEN PASS

«Saranno eventi contingentati e su prenotazione ai quali si potrà accedere solo se muniti di Green pass - spiega il presidente - Accoglieremo massimo 5 persone alla volta alla Provvederia e 10 in Torre». La festa proseguirà con i mercatini tra via San Girolamo e via Caneve, dove verranno esposti prodotti tipici, soprattutto dalle case vinicole del territorio che offriranno assaggi promozionali. A seguire una parata culturale e didattica per le vie del centro a cura del gruppo storico Veneto Real, vestito con gli abiti delle milizie venete. E ancora moto d'epoca, libri su tempo libero e storia locale allo stand De Bastiani Editore, nonché costumi del 1849 indossati dal Gruppo Folkloristico Trevigiano.


Ma l'agenda di settembre non finisce qui. A fine mese in via Poerio si terrà infatti una mostra dedicata al Risorgimento italiano. Insomma le attività mestrine, che paiono soprattutto culturali, non si fanno piegare dall'emergenza sanitaria, che tuttavia ha necessariamente imposto nuove logistiche e regole d'ingaggio. «La quantità di personale rispetto alle norme sanitarie ci mette un po' in difficoltà - spiega Rallo - Alcuni eventi abbiamo dovuto tagliarli, altri sono stati modificati modellandoli su misura, e questo rischia di far perdere qualità, anche perché non sempre le risorse economiche sono sufficienti e capita che manchino gli sponsor. Nel 2019 - ricorda - avevamo notato un grande gettito di turisti in terraferma, e quindi volevamo raccontare loro questa città, producendo ad esempio materiali divulgativi su cibo, cultura, servizi. Adesso è tutto fermo per il Covid. Ma speriamo di riprendere il progetto nel 2022».
L.Bag. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino