Un tunnel che finisce nel nulla Un'opera inutile con i soldi pubblici

Un tunnel che finisce nel nulla Un'opera inutile con i soldi pubblici
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MESTRE - C’è l’asfalto, il marciapiede, la pista ciclabile e una sfilza di lampioni. Perfino i pannelli fonoassorbenti. Ma questo tunnel sotto la linea ferroviaria per Udine, pronto da anni e collegato al progetto regionale della metropolitana di superficie, finirà nel "nulla", con una rotatoria utile solo a tornare indietro e a ributtarsi in via Brendole, da dove parte la stessa strada. Perché, saltato il nuovo quartiere residenziale a cavallo tra la Gazzera e la Castellana, tutta la nuova viabilità di collegamento (anche quella diretta alla futura stazione dell’Sfmr di via Olimpia) non verrà realizzata.




L’impresa che riprenderà in mano il cantiere dell’Sfmr, bloccato da fine 2014 per il fallimento della ditta precedente, si limiterà a realizzare una rotonda all’uscita del sottopasso, ai piedi della tangenziale, e niente di più. Da lì, infatti, sarebbero dovuti intervenire i privati secondo l’accordo di programma siglato ancora nel 1999 ma che l’ex giunta Orsoni ha revocato nel maggio 2014, giusto un anno fa. Quindi tutto si fermerà lì, con quella rotatori in mezzo ai campi, mentre il progetto iniziale prevedeva una nuova strada che, passando sotto la tangenziale, avrebbe corso parallelamente alla A57 per sbucare sulla Castellana, alla Cipressina.

Ma non solo, perché nel medesimo intervento - circa a metà della "complanare" alla tangenziale - era previsto anche il collegamento alla nuova stazione dell’Sfmr di Mestre centro, alle spalle del palazzetto di via Olimpia, che a questo punto sarà raggiungibile solo a piedi attraverso un ponte ciclopedonale che verrà posato nelle prossime settimane sul Marzenego.

L’ennesimo spreco di denaro pubblico? A meno che la Regione o il Comune non trovino i soldi.

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Il Gazzettino