Apriva le auto senza scassinarle, ma semplicemente con una interferenza: preso il ladro con il jammer

Apriva le auto senza scassinarle, ma semplicemente con una interferenza: preso il ladro con il jammer
MESTRE - Il jammer è un disturbatore di frequenze: impedisce ai telefoni di ricevere o trasmettere onde radio. Se cambiati i parametri, permette anche di agire su altri...

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MESTRE - Il jammer è un disturbatore di frequenze: impedisce ai telefoni di ricevere o trasmettere onde radio. Se cambiati i parametri, permette anche di agire su altri generi di frequenze elettroniche. Ed è così che un croato di 56 anni - arrestato dalle volanti della polizia - lo utilizzava da qualche tempo a Mestre e dintorni per mettere a segno una serie lunghissima di furti nelle auto, aprendole senza forzare la serratura ma sfruttando l'interferenza.

L'ULTIMO COLPO

Un grimaldello del tutto speciale, capace di non lasciare alcuna traccia, che il cinquantaseienne aveva utilizzato anche nella serata di venerdì scorso, 25 giugno. Quella sera una volante della questura, viene chiamata in via Zandonai, tra MediaWorld e Decathlon dell'area commerciale del Terraglio, dove un vietnamita dice di aver subito il furto di due costosi zaini che aveva lasciato all'interno della sua automobile, chiusa a chiave. La soluzione era arrivata dalle telecamere di sicurezza della zona che avevano immortalato non solo il ladro, ma avevano anche svelato la sua tecnica, ormai consolidata e sicura. 

LA TATTICA

Una volta individuato il bersaglio da depredare, il cinquantottenne lo seguiva con la propria auto fino al parcheggio e lì, quando l'automobile della vittima era stata chiusa e il malcapitato si era allontanato, lui entrava in azione avvicinandosi alle portiere con il proprio jammer che, attivato, mandava in tilt il sistema di chiusura e apriva le portiere della vettura. A furto avvenuto il ladro si dileguava al volante della propria auto, una Opel Zafira grigia con targa croata. Tutto immortalato dalle telecamere di sicurezza che davano un importante assist alle indagini.Perché è stata proprio l'autovettura a tradirlo: il giorno dopo il furto degli zaini, la Opel Zafira grigia con targa croata era stata notata da un equipaggio delle volanti che l'avevano notata circolare in città.

IL RITROVAMENTO

Memori della targa, gli agenti hanno iniziato a pedinare la Opel la quale, vista l'auto della polizia, aveva cercato di far perdere le proprie tracce. Una fuga durata, però, pochissimi minuti. Raggiunta e fermata dagli agenti della questura, al suo interno è stato trovato non solo il jammer usato per mettere a segno i colpi, ma anche alcuni oggetti contenuti nei due zaini rubati il giorno prima ai turisti vietnamiti.  Indizi che al cinquantaseienne croato, con numerosi precedenti penali di polizia alle spalle per reati contro il patrimonio e in materia di armi e stupefacenti sia in Italia che all'estero, sono costati l'arresto e la detenzione.

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Il Gazzettino