Mestre, Forte Marghera: approvato il restauro della casermetta napoleonica: «Costerà 3,8 milioni di euro»

Mestre, Forte Marghera: approvato il restauro della casermetta napoleonica: «Costerà 3,8 milioni di euro»
MESTRE - Dopo la 8 tocca alla 9 e la baia del Forte Marghera diventerà un gioiello. La Giunta Brugnaro, su proposta dell'assessora ai lavori Pubblici, Francesca...

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MESTRE - Dopo la 8 tocca alla 9 e la baia del Forte Marghera diventerà un gioiello. La Giunta Brugnaro, su proposta dell'assessora ai lavori Pubblici, Francesca Zaccariotto, ieri ha approvato la delibera per il restauro della seconda Casermetta Napoleonica per 3,8 milioni di euro. Si tratta della coppia di caserme difensive ottocentesche progettate dai francesi a prova di bomba, appunto l'edificio numero 8 del Forte il cui restauro è già stato avviato l'anno scorso, e il numero 9 che giace in grave stato di abbandono e che diventerà un nuovo polo culturale e di socializzazione all'interno del Forte.

​Forte Marghera: approvato il restauro della casermetta napoleonica

Un doppio recupero con riuso ai fini museali espositivi che nasce dall'idea di procedere al «restauro dei fabbricati come museo di sé stessi. - commenta l'assessora Zaccariotto - Nel progetto si è lavorato per integrare le nuove funzioni partendo da quelle originali al fine di rispettare l'assetto fisico e distributivo e conciliare la collocazione delle nuove attività con quelle ospitate originariamente: ingresso con corpi di guardia, cucina, forgia, magazzini, depositi, latrine, alloggio portinaio, corridoio difensivo».

Nello specifico gli interventi previsti sono rigorosamente conservativi (messa in sicurezza e consolidamento strutturale sovrastrutturale) senza introdurre modifiche dell'assetto morfologico e distributivo, per conseguenza rinunciando al proposito di ripristinare la copertura piana e i soppalchi interni che originariamente ospitavano, rispettivamente, gli armamenti di difesa e gli alloggi per ufficiali e soldati dell'esercito napoleonico. Sulla copertura verrà rimossa la vegetazione spontanea che ha danneggiato tratti della muratura e del cornicione con conseguenti infiltrazioni di acque meteoriche all'interno della struttura; verrà posato uno strato impermeabile e traspirante e, sopra, ripristinato il manto in coppi a doppio strato di laterizi; sarà infine recuperata la linea di gronda metallica di cui restano alcune tracce come canali, cicogne e discendenti. Inoltre, con il restauro della scala interna a due rampe e del solaio ligneo retrostante, si prevede la realizzazione di due porzioni di soppalco nei due vani adiacenti al vano centrale per richiamare la quota originaria e favorire un punto di vista delle camerate con volta a botte. Verrà allestita una caffetteria con servizi nel vano adiacente all'ingresso centrale, dove in origine c'era la cucina; saranno inseriti l'impianto elettrico (forza e illuminazione e speciali antincendio), impianti termici e, all'esterno, la centrale termica in pompa di calore, oltre agli allacci ai pubblici servizi e a nuove pavimentazioni per rendere ancora più accessibile la nuova struttura. «Il progetto complessivo consentirà quindi di procedere con una serie di lavori di ripristino per la realizzazione di servizi a supporto delle attività espositive e museali: - aggiunge la Zaccariotto - una caffetteria o punto ristoro, una zona accoglienza, servizi igienici dedicati e dotazioni impiantistiche in modo da garantire un utilizzo continuativo per tutto l'anno».

Con questo intervento salgono a oltre 25 i milioni di euro investiti su Forte Marghera dalla Giunta fucsia in questi anni. «Sono soldi che abbiamo stanziato per ridare lustro a uno dei luoghi simbolo dell'intera città di Venezia. - spiega il sindaco Luigi Brugnaro - Forte Marghera, da luogo abbandonato a sé stesso e vissuto solamente in quegli spazi ancora utilizzabili, oggi possiamo dire essere un vero e proprio spazio per le famiglie, per i giovani e per quanti hanno voglia di trascorrere una giornata passeggiando su viali completamente sistemati e illuminati, ponti e pontili ricostruiti, spazi un tempo diroccati e ora luoghi di mostre della Fondazione Muve o padiglioni della Biennale. Un Forte raggiungibile in bicicletta grazie alle connessione con una fitta rete di piste ciclabili. Questa è la nostra idea di conservazione della Città da lasciare alle future generazioni.

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Il Gazzettino