Mestre. Subappalto alla Fincantieri: citate a giudizio 26 persone, si attende il processo per le accuse di sfruttamento e di casi di corruzione

Fincantieri
MESTRE - Si aprirà il prossimo 3 ottobre, di fronte al Tribunale penale di Venezia, il processo per il presunto sfruttamento dei lavoratori che operavano in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MESTRE - Si aprirà il prossimo 3 ottobre, di fronte al Tribunale penale di Venezia, il processo per il presunto sfruttamento dei lavoratori che operavano in Fincantieri per conto di alcune società subappaltatrici, nonché una serie di episodi di corruzione tra privati.


Lo ha stabilito, ieri pomeriggio, la giudice per l'udienza preliminare Maria Rosa Barbieri, accogliendo le richieste formulate dal sostituto procuratore Giorgio Gava. A giudizio, di fronte alla giudice Francesca Zancan, finiranno 26 imputati, oltre a cinque società, tra cui la stessa Fincantieri, chiamate in causa in base alla legge che stabilisce una responsabilità penale in capo alle aziende a seguito dei comportamenti illeciti dei propri dipendenti.

Fincantieri, che gestisce i cantieri navali di Marghera, sarà presente al processo anche in qualità di responsabile civile (ovvero di soggetto chiamato a pagare l'eventuale risarcimento dei danni stabilito dal giudice) nonché di parte civile, ovvero di danneggiato, ma limitatamente alla posizione di due dei quindici dipendenti finiti sotto inchiesta con l'accusa di corruzione tra privati, i quali sono stati licenziati prima dell'inizio del processo.

CINQUE PATTEGGIAMENTI

A conclusione dell'udienza preliminare di ieri sono stati definiti anche cinque patteggiamenti, concordati dalla procura con gli avvocati difensori Marco Marcelli, Stefania Pattarello e Giorgio Pietramala: ai consulenti del lavoro Angelo e Bruno Di Corrado, accusati di aver concorso nel sistema di "caporalato" attraverso il sistema della "paga globale", è stata applicata la pena (in continuazione con precedenti condanne) di due mesi e venti giorni di reclusione ciascuno, sostituita da 2mila euro di multa. Gli imprenditori di nazionalità bengalese Ali Md Suhag e Mohammad Shafique, hanno patteggiato 6 mesi, sostituiti da 3600 euro di multa; Ali Md Nayon 5 mesi sostituiti da 3mila euro di multa. Tutti erano accusati di vari episodi di corruzione tra privati.

PROSCIOGLIMENTI

Il gup ha infine prosciolto Lorenzo Palazzo della Shipbuilding Enterprise e con lui il dirigente della Fincantieri, Carlo De Marco, in relazione ad un episodio di corruzione tra privati. Per De Marco proscioglimento anche per gli altri episodi di corruzione di cui era accusato in quanto il suo legale, l'avvocato Alberto Berardi, è riuscito a dimostrare la legittimità del denaro in contanti di cui era stato trovato in possesso: sarà processato soltanto per l'accusa di caporalato.

Di fronte al Tribunale saranno parte civile alcuni dei lavoratori sfruttati (quelli retribuiti con meno di 7 euro all'ora), nonché i sindacati Cgil, Cisl e Cobas, in relazione alle imputazioni riguardanti gli episodi di presunto "caporalato".


Quello che andrà a processo il 3 ottobre è il filone principale di una serie di indagini avviate dalla Procura attorno al fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori impegnati nella costruzioni delle grandi navi a Marghera: sotto accusa ci sono imprenditori che operavano in subappalto alla Fincantieri nonché dirigenti e funzionari dei cantieri di Porto Marghera, imputati di aver sottopagato gli operai (5-7 euro all'ora), costringendoli a ritmi massacranti. Gli episodi di corruzione tra privati (articolo 2635 del Codice civile) si riferiscono a somme di denaro e regali che dirigenti e Funzionari di Fincantieri avrebbero ricevuto dagli imprenditori in subappalto. Accuse respinte dalla difesa. Ora la parola passa al Tribunale Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino