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MESTRE - Una è la palazzina "Ex Ced" alle spalle del poliambulatorio di via Cappuccina, l'altro è l'ex asilo ed ex centro sociale Gardenia di piazza Sant'Antonio di Marghera: entrambe andranno giù alla fine dell'estate per fare posto ai cantieri che porteranno alla costruzione delle nuove case della comunità. L'Ulss 3 insomma non perde tempo e, per realizzare i progetti in terraferma finanziati dal Pnrr, ha perfino deciso di anticipare la doppia demolizione che, inizialmente, era prevista nel gennaio dell'anno prossimo. E quelli che sono pubblicati in questa pagina sono i "rendering" dell'esterno del futuro edificio che sorgerà alle spalle del poliambulatorio di via Cappuccina e, sotto, dell'interno dell'edificio su tre piani previsto nel cuore di Marghera e che prenderà il posto anche dell'attuale distretto di via Tommaseo.
LE TAPPE
L'obiettivo è di avviare i lavori entro il prossimo 31 dicembre, ma l'Ulss Serenissima ha deciso di "liberare il campo" già da settembre, abbattendo sia la palazzina di via Cappuccina che l'ex asilo di Marghera per lasciare spazio libero alle imprese che arriveranno subito dopo per portare a termine le opere entro il 30 giugno 2026, cioé la scadenza valida per tutti i progetti del Pnrr.
La demolizione più delicata sarà ovviamente quella dell'edificio mestrino, praticamente "incastrato" tra il distretto 2 e poliambulatorio (che continuerà ovviamente a funzionare) ed alcuni condomini. Complessivamente la "Casa della comunità di Mestre" prevede un investiomento di 7 milioni e 290mila euro (3,5 milioni da finanziamento Pnrr) con cui verrà realizzata sia la nuova palazzina prevista al posto del vecchio "Ex Ced" che la ristrutturazione ed adeguamento dell'edificio principale affacciato su via Cappuccina. Il nuovo fabbricato collegato al Poliambulatorio avrà una superficie di 1.788 metri quadri che andranno ad aggiungersi agli oltre 4mila dell'attuale Poliambulatorio. La futura "Casa della comunità" mestrina è già stata appaltata ed ora si attende solo la presentazione del progetto definitivo per poter partire con il cantiere (ovviamente dopo aver raso al suolo l'ex Ced).
A MARGHERA
Il futuro distretto di Marghera (anche questo con Casa della comunità) è quello più avanzato dal punto di vista progettuale, essendo di fatto tutto pronto visto che se ne parla da anni indipendentemente dal Pnrr.
Il Gazzettino