Degrado a Mestre. In via Premuda una richiesta di intervento alle forze dell'ordine ogni mezz'ora Video

I residenti non ne possono più, ogni giorno tossicodipendenti stazionano e urlano davanti a villette e condomini

MESTRE - Non ne possono più. La loro quotidianità è dominata dai tossicodipendenti che stazionano e urlano davanti a villette e condomini nella...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MESTRE - Non ne possono più. La loro quotidianità è dominata dai tossicodipendenti che stazionano e urlano davanti a villette e condomini nella più assoluta serenità e impunità.


Siamo in via Premuda, a due passi dalla chiesa di via Piave, un tempo tranquilla strada del centro ora rifugio di sbandati e tossicodipendenti. Qui gli abitanti ogni mezz’ora si trovano costretti a chiamare Polizia e vigili urbani per segnalare scene di ordinaria follia che si consumano davanti a chi si trova a passare da quelle parti. Aghi per terra, fazzoletti insanguinati lanciati oltre i cancelli dei giardini, macchie di sangue davanti all’ex cinema Piave proprio vicino alle finestre di una casa singola. E da questo squallore parte la richiesta degli abitanti che si sono ritrovati nei giorni scorsi per fare un po’ il punto sulla vergognosa situazione.
 

LO SFOGO
«Non possiamo continuare con questo sistema - spiegano - servono le telecamere di sicurezza come in altre zone di via Piave. Noi chiamiamo le forze dell’ordine loro anche arrivano, ma dopo mezz’ora gli sbandati tornano. Forse se si mettesse una rete davanti all’ingresso dell’ex cinema qualcosa cambierebbe». Ma non è solo quella la zona “calda” della piccola strada che collega via Piave con via Felisati. Spacciatori e tossicodipendenti si sistemano anche nell’angolo del bancomat delle Poste e nei pressi della profumeria. Qui la titolare, più di qualche volta, ha dovuto chiamare la polizia perchè gli sbandati si erano mesi a dormire davanti al suo negozio. Ci sono abitanti che evitano di uscire da soli di sera perchè al ritorno, dopo essere stati da amici o al cinema, si trovano a dover affrontare queste compagnie che non hanno alcuna intenzione di allontanarsi e che, comunque, incutono anche timori di varia natura. Invitare qualcuno a pranzo o a cena non è così gratificante viste le continue bestemmie, articolate in vario modo, che arrivano dalla strada. 


«Solo con le telecamere le forze dell’ordine potrebbero avere un’idea immediata di quello che accade - aggiungo i residenti - alla mattina in strada troviamo un po’ di tutto dai rifiuti alle tracce di sangue». Una situazione che sta facendo perdere la pazienza a chi vive in quei palazzi. E più di qualcuno, esasperato per la mancanza di risposte, pensa che forse l’unica soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi alla vigilanza privata.


 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino