Mestre. Spaccio, molestie e danneggiamenti per anni: identificato ed espulso «il Mummia»

Mestre. Spaccio, molestie e danneggiamenti per anni: identificato ed espulso «il Mummia»
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VENEZIA - È stato finalmente identificato, in particolare per la sua nazionalità, espulso e rimpatriato, il cittadino gambiano D.M., noto come «il Mummia» e autore di numerosi reati a venezia e Mestre. Ad accertarne la provenienza è stato l'Ufficio Immigrazione della Questura, che sabato scorso ha dato esecuzione al rimpatrio coattivo.

Chi è «il Mummia»

Giunto in Italia nel 2016 senza mai aver ottenuto alcuna forma di protezione internazionale, nel corso degli anni era stato accusato di spaccio di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, molestie e danneggiamenti. Era balzato alle cronache nel 2020, quando aveva sfondato con un martello lunotti e finestrini di quasi una cinquantina di auto parcheggiate a Mestre. Nel settembre 2020 era stato accompagnato al Cpr di Macomer (Nuoro) per essere espulso, ma era stato rilasciato perché erroneamente era stato ritenuto cittadino della Sierra Leone. Aveva quindi fatto ritorno a Mestre dove però a gennaio 2021 è stato nuovamente arrestato, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso al termine di un'indagine dalla Divisione Anticrimine della Questura. Durante la detenzione in carcere la Questura ha lavorato per riuscire a trovare la sua vera nazionalità, d'intesa con la competente Direzione Centrale del Ministero dell'Interno e le autorità diplomatiche dei Paesi di possibile provenienza. Disposta l'espulsione con decreto del Prefetto di Venezia, una volta scarcerato, sabato scorso l'uomo ha trovato ad attenderlo gli agenti dell'Ufficio Immigrazione i quali, ottenuta la convalida dell'ordine del Questore di Venezia, lo hanno scortato a Milano Malpensa e si sono imbarcati con destinazione Banjul (Gambia). Ieri, «il Mummia» è stato consegnato alla polizia gambiana.

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Il Gazzettino