Mestre. Condominio Bandiera ostaggio di tossici e pusher, arrivano le telecamere del Gazzettino e scatta il fuggi-fuggi. Le immagini dei nascondigli

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MESTRE - Ci troviamo a Mestre all'interno del condominio Bandiera tra via Rampa Cavalcavia e via Cappuccina, noto anche per l'omicidio dello scorso agosto. Nello stabile vivono circa 90 famiglie ostaggio di pusher e sbandati che consumano droga o dormono negli anfratti dei portoni, terrorizzando i residenti. All'arrivo delle nostre telecamere, alcuni ragazzi si dileguano.

Gli sbandati sono perfino riusciti a entrare all'interno dell'edificio. Con le telecamere saliamo alle soffitte, divenute bivacco dei balordi. Hanno forzato uno degli sgabuzzini che utilizzano per dormire o consumare droga. Non solo. Il corridoio che collega con un altro condominio diventa una via di passaggio. E c'è perfino chi ha messo l'antifurto in soffitta.

I condomini hanno assunto una vigilanza privata per 500 euro al mese, ma non è sufficiente. A farne le spese anche i dipendenti delle attività che si trovano nel porticato. Tra queste la Fondazione Venezia che si occupa dei servizi alla Persona. I residenti dunque chiedono più controlli e anche un servizio di videosorveglianza. (servizio di Emiliana Costa)

 

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Il Gazzettino