Rachele, cavaliere della Repubblica a soli 25 anni: il suo gesto coraggioso applaudito da Mattarella

Rachele Spolaor
MESTRE - Un anno dopo, ma la stretta di mano al Quirinale è arrivata. «Il Presidente Mattarella mi ha fatto i complimenti per il mio gesto» racconta Rachele...

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MESTRE - Un anno dopo, ma la stretta di mano al Quirinale è arrivata. «Il Presidente Mattarella mi ha fatto i complimenti per il mio gesto» racconta Rachele Spolaor, la 25enne di Zelarino che, quasi un anno fa, ha salvato un giovane lanciandosi sui binari alla stazione ferroviaria di Mestre-ospedale. Ieri era a Roma, con la famiglia per ricevere dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, quell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica che era stata annunciata un anno fa, ma la cui cerimonia era slittata per le restrizioni del Covid.


E Rachele, ancora una volta, non ha fatto altro che ripetere quanto aveva detto l'indomani del suo gesto eroico: «Ho agito d'istinto, mi sentivo responsabile di quella vita. Non ho guardato se nel frattempo stesse arrivando il treno. Non ho pensato a nulla, ho semplicemente fatto quello che avrebbe fatto chiunque». Il coraggio e l'umiltà, premiati dal Presidente della Repubblica.


«Se ero la più giovane? No, c'era anche un'altra ragazza di 19 anni - risponde Rachele -. Sono molto contenta, onorata di questo riconoscimento. Mi è stato consegnato un attestato, una medaglia e delle spille da indossare». A 25 anni è un bel traguardo, ma Rachele, laureata all'Accademia di Belle Arti di Venezia, non si monta la testa: «Torniamo domani (oggi per chi legge, ndr.) a Mestre. Devo rientrare al lavoro».
La giovane lavora infatti nell'ufficio grafico di Bus for fun, una start up di mobilità condivisa fondata nel 2015 e che si occupa di trasporti.


LA MOTIVAZIONE

Rachele è stata scelta tra i nuovi Cavalieri casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani con la seguente motivazione: «Per il coraggio e l'altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuta in soccorso di un uomo che si era gettato sui binari della stazione di Mestre». Il suo atto eroico risale al 10 dicembre scorso alla stazione dell'ospedale, quando ha visto quell'uomo lanciarsi sui binari mentre stava arrivano un treno, cercando di farlo risalire sulla banchina. Il macchinista riuscì a tirare il freno, ma Rachele riportò la frattura della tibia («tutto passato, mi hanno curata bene») e l'uomo gravi traumi, ma si salvò.


RAGAZZA CORAGGIOSA

«Un cavaliere giovanissimo, una ragazza coraggiosa, simbolo di quei giovani veneti che sanno assumersi le proprie responsabilità e mettersi in gioco. A nome di tutti i Veneti posso dire che siamo veramente fieri di lei» ha commentato ieri il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. «Troppo spesso si dice che i giovani sono il futuro della nostra società sottolinea Zaia privandoli così dell'essere protagonisti del presente. La croce da cavaliere che brilla sul petto di Rachele ci dimostra, invece, che i ragazzi possono essere già grandi protagonisti ed essere un modello per tutti. Di fronte alla difficoltà del prossimo non ha girato la testa dall'altra parte o lasciato che ci pensassero altri, magari più giustificati di lei a intervenire. Ha compiuto un gesto bellissimo, dimostrando grande senso civico».

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Il Gazzettino