Mestre. "Biopsia" notturna al cavalcavia, prelevati frammenti di cemento per valutare le condizioni. Obiettivo fermare la caduta di calcinacci

Mestre. "Biopsia" notturna al cavalcavia, prelevati frammenti di cemento per valutare le condizioni. Obiettivo fermare la caduta di calcinacci
MESTRE - Uno ha più di un secolo di vita e l’altro sta quasi arrivando ai cent’anni. E le “rughe”, come sul volto di un anziano, si sono fatte...

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MESTRE - Uno ha più di un secolo di vita e l’altro sta quasi arrivando ai cent’anni. E le “rughe”, come sul volto di un anziano, si sono fatte sempre più profonde, con la differenza che questi due cavalcavia - quello della Miranese alla Giustizia e l’altro che porta in Corso del Popolo - devono continuare a fare il loro “lavoro”, passando tra l’altro sopra a linee ferroviarie fondamentali che non si possono fermare, ma sulle quali stavano piovendo frammenti del vecchio calcestruzzo segnato dal tempo. Notte dopo notte, in accordo con le Ferrovie, gli operai stanno quindi lavorando per metterli in sicurezza prelevando, nel caso di quello di via Miranese, dei frammenti di cemento che verranno analizzati per valutarne le condizioni. Una specie di “biopsia”, dalla quale dipenderanno gli interventi futuri su questa infrastruttura.

COMUNE E FERROVIE INSIEME 

Quelli iniziati già da tempo, e che si concluderanno in giugno, sono i lavori di manutenzione straordinaria dell’impalcato stradale di Corso del Popolo che scavalca il fascio ferroviario tra Mestre e Venezia, necessari per consolidare alcuni punti della struttura costruita negli anni ‘30 ed evitare la caduta di calcinacci sopra i binari. «Interventi programmati e resi possibili grazie alla collaborazione di Rfi - spiega l’assessore alla Mobilità Renato Boraso -. Con le Ferrovie si sono dovuti infatti concordare tutti i tempi delle lavorazioni, fermando le linee, perchè è necessario prendersi cura di questo vecchio cavalcavia che, come quello della Giustizia, abbiamo ereditato. Noi comunque possiamo fare tutte le manutenzioni possibili, ma la verità è che queste infrastrutture devono essere rifatte come abbiamo detto alla fine dell’anno scorso presentando i progetti per 100 milioni di euro, più 70 per il nuovo snodo di San Giuliano».

Sia per quello di Corso del Popolo che per quello di via Miranese, gli operai hanno fatto “saltare” tutti i pezzi di calcestruzzo pericolanti, coperto con una malta “passivante” azzurra i ferri dell’armatura per impedirne la corrosione, rifatti gli intonaci e sistemate reti anticaduta per impedire che altri detriti finiscano sulla ferrovia. Per quello di via Miranese (l’operazione è terminata nella notte appena trascorsa) sono stati eseguiti anche dei carotaggi nel cemento per i quali si attendono i risultati a giorni, e grazie ai quali si conoscerà il vero stato di salute di questo cavalcaferrovia per il quale è stato da pochi mesi disposto il divieto al transito per i mezzi più pesanti. Per consentire la manutenzione appena terminata, oltre alla chiusura al traffico per due settimane dalle 22 alle 6 di mattina, Comune e Rfi hanno coordinato anche lo stop dei treni in transito sulle linee Venezia-Udine e Venezia-Trieste per sette intervalli notturni tra la mezzanotte e mezza e le 5 di mattina. 

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Il Gazzettino