MESTRE - Sia pure temporaneamente la città perde una preziosa infrastruttura stradale. Come previsto dal crono programma dei lavori per la nuova viabilità di accesso...
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CORSIE RIDOTTE
L’interdizione per tutti i veicoli provenienti da via Torino e , nella direzione di marcia opposta, da Venezia, non avrà ripercussioni immediate sulla accessibilità di via della Libertà dove saranno mantenute le due corsie di marcia in entrambi i sensi, ma per consentire adeguati spazi di manovra all’ impresa che sta realizzando i lavori, in prossimità del cavalcavia di via Torino la viabilità verrà spostata sulla carreggiata a ridosso del raccordo ferroviario, dove nelle ultime settimane il sedime è già stato predisposto. Da lunedì la chiusura del sovrappasso avrà invece un immediato riverbero su via Torino e sulle parallele via Ca’ Marcello e via Paganello che conducono alla stazione ferroviaria di Porto Marghera, unico accesso a disposizione di pedoni e ciclisti per raggiungere le aree del Vega e della Fincantieri, mentre per raggiungere via Torino le sole vie di transito torneranno così ad essere Corso del Popolo e viale Ancona.
IL PROGETTO
L’intero progetto di rifacimento della viabilità di accesso alla prima zona industriale di Porto Marghera era stato presentato in pompa magna in Municipio a Mestre lo scorso ottobre, quando il sindaco Brugnaro aveva chiesto «pazienza» per le prevedibili ripercussioni negative sul traffico, e aveva illustrato dettagliatamente le mappe e tutti i rendering dell’intervento che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, dovrà fluidificare l’ingente traffico stradale di raccordo tra Venezia e la terraferma. Il flusso veicolare proveniente da Mestre sarà infatti incanalato su un viadotto sotto il quale sarà realizzata una grande rotatoria a raso, progettata per il collegamento con via delle Industrie, per proseguire in direzione Venezia attraverso una galleria artificiale, sulla quale sarà costruita una seconda rotatoria, di diametro dirotto rispetto alla prima, che consentirà l’accesso diretto proprio con via Torino. I lavori, che dureranno almeno tre anni per una spesa pari a 14 milioni di euro, sono partiti lo scorso 30 settembre e dovranno tenere conto di una serie di vincoli esistenti su entrambi i lati di via della Libertà, tra i quali anzitutto l’adiacenza con la linea ferroviaria. Solo a opere ultimate e collaudate l’attuale cavalcavia di via Torino verrà demolito.
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Il Gazzettino