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MESTRE - Multata perché ha parcheggiato l’auto sul sagrato della chiesa. Ha il sapore amaro della beffa, il verbale che si è trovata sul parabrezza, sabato mattina, Antonella Montagnaro, catechista della parrocchia di Carpenedo, disabile col contrassegno ben esposto in vista sul cruscotto. Era andata in chiesa per accompagnare i bambini che segue per le confessioni. All’uscita, la sorpresa: contravvenzione da 63 euro per divieto di sosta sul marciapiede, che ha pagato già ieri. «A causa della malattia che mi ha colpito da tempo sono invalida e riesco a camminare solo per pochi metri, con l’ausilio del deambulatore e tanta fatica – racconta la diretta interessata –. Ho cercato un parcheggio, ma non l’ho trovato. In piazza Carpenedo non ci sono posti riservati ai disabili. Bisogna andare a villa Franchin in viale Garibaldi oppure fuori dalla farmacia in via San Donà. Per me è troppo distante, non ce la faccio. Ho lasciato la macchina che non disturbava nessuno».
LA SITUAZIONE
Il piazzale della chiesa è classificato come suolo privato, di proprietà della parrocchia, ma a uso pubblico, come peraltro altre strade della zona. Quando molti anni fa il Comune sistemò la piazza, la pavimentazione fu rifatta con i sanpietrini di porfido allargando la parte pedonale. «Per carità, sarà anche stato divieto – prosegue la signora Montagnaro – ma fa un certo che vedere che a me danno la multa mentre altre auto di gente che parcheggia senza nessun rispetto degli altri solo per andare al bar, sono state graziate. Insomma, il contrassegno è visibile. Mi chiedo: era proprio necessario? Non si poteva fare diversamente? Forse con un po’ di buon senso si sarebbe potuta capire la mia situazione».
Non è la prima volta che accade.
Il Gazzettino