Edilizia agevolata, altro scandalo: 41 case nuove ma ancora inagibili

Edilizia agevolata, altro scandalo: 41 case nuove ma ancora inagibili
MESTRE - Ci sono famiglie che hanno già dato disdetta del contratto di affitto e che ora si trovano senza casa perché gli appartamenti di via Mutinelli sono pronti...

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MESTRE - Ci sono famiglie che hanno già dato disdetta del contratto di affitto e che ora si trovano senza casa perché gli appartamenti di via Mutinelli sono pronti ma restano chiusi.  Il caso dei nuovi alloggi Ater di Altobello, in via Fornace, finiti da 2 anni e mezzo e ancora chiusi, non è purtroppo isolato. Via Mutinelli è una laterale di via Porto di Cavergnago a due passi dalla via della Libertà e dalla parallela via Mandricardo. Un finanziamento del ministero delle Infrastrutture  ha permesso di realizzare i primi 41 appartamenti di un lotto molto più vasto. Sono destinati agli agenti delle forze dell’ordine e alle loro famiglie ma, come sottolinea il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo Vincenzo Conte, sono ancora chiusi «e non si sa quando verranno resi agibili».


Sull’area di via Mutinelli, nota da anni come Peep Cavergnago Est, c’è una convenzione tra Comune e la ditta Sarmar di Verona per costruire 17 palazzine con 3 o 4 piani l’una da destinare a 700 abitanti (60 appartamenti per l’affitto in social housing, 170 da mettere sul mercato a prezzo convenzionato e 100 per le forze dell’ordine), un piccolo supermercato e due negozi. La crisi del mercato immobiliare ha rallentato l’operazione ma almeno le case finanziate dal Ministero e ormai costruite dovrebbero essere aperte e assegnate. La Sarmar aveva subappaltato già nel 2011 alla Trevisan di Torri di Quartesolo che, a sua volta, aveva affidato il lavoro alla Bortolato di Mogliano e alla Marini di Rubano (Pd). La crisi della Trevisan e la cassa integrazione dei dipendenti aveva rallentato i lavori ma ora le case ci sono.


Perché, allora, non si procede? Sarmar, tra l’altro, si era assunta gli obblighi di installare l’illuminazione nella vicina via Mandricardo, di realizzare una strada di collegamento tra via Mutinelli e via Mandricardo, e infine di costruire un piccolo parco con sotto la vasca di laminazione contro gli allagamenti su un terreno da 35 mila metri quadrati ceduti da un lottizzante privato in cambio di un permesso a costruire lì vicino. L’illuminazione è pronta da fine 2015 e la bretella è stata abbozzata, ma poi non si è mosso più nulla. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino