MESTRE - Deposizione "fiume" - iniziata la mattina e finita a pomeriggio inoltrato - ieri, in Tribunale, per il capitano dei carabinieri accusato di violenza sessuale ai danni di...
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Nella precedente udienza l’avvocato Aurora D’Agostino, costituitasi parte civile per conto della donna, aveva chiesto al pm Carlo Nordio di astenersi, in quando in un procedimento parallelo in cui la donna era stata accusata di calunnia per le accuse al capitano, aveva chiesto la sua condanna. Il giudice, invece, l’aveva assolta. E ora lo stesso pm rappresenta l’accusa in questo secondo processo contro il capitano. Nordio aveva rimesso la decisione al Procuratore e ieri ha riferito che questi non ha ritenuto esserci alcuna incompatibilità.
Il processo poi si è svolto per lo più a porte chiuse, soprattutto quando sono state prodotte le immagini del capitano con l’ex partner e numerose altre donne in pose erotiche e pornografiche. Il capitano non ha negato di aver frequentato locali per scambisti, di aver filmato l’ex partner con altri uomini, di aver praticato giochi erotici dei più vari. A suo dire, però, tutto sarebbe avvenuto con il consenso della donna. Questa lo avrebbe accusato di violenza solo quando lui aveva manifestato l’intenzione di troncare definitivamente la relazione. La vittima, invece, sostiene di aver subito una vera e propria violenza, con tanto di minaccia, la notte del 16 gennaio del 2010, tanto da ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Nel corso della lunga deposizione, al capitano sono stati chiesti chiarimenti sui tempi della lunga e burrascosa relazione con la donna e sul perché non l’avesse querelata subito. Secondo l’ufficiale per non farle del male. Al termine dell’esame da parte delle parti, lo stesso Tribunale ha chiesto ragione del perché il rapporto con la donna si era trascinato tanto a lungo, se davvero il capitano voleva lasciarla. Prossima udienza il 21 maggio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino