La testimonianza choc: «Stavo camminando sotto il cavalcavia e l'ho visto volare giù»

L'uomo stava rientrando dal lavoro quando ha assistito al disastro di Mestre e ha visto l'autobus precipitare

MARGHERA - «L’ho visto andar giù, l’ho visto andar giù. Stavo andando a casa passando sotto al cavalcavia. E lì, l’ho visto...

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MARGHERA - «L’ho visto andar giù, l’ho visto andar giù. Stavo andando a casa passando sotto al cavalcavia. E lì, l’ho visto cadere». Cammina avanti e indietro, qualche metro più in là da quella specie di “ospedale da campo” che gli uomini del Suem hanno attrezzato per prestare i primi soccorsi ai feriti che, un po’ alla volta, vengono estratti dalla carcassa di quell’autobus maledetto. È sotto choc, non sa nemmeno come è riuscito a fermare la Fiat Tipo bianca sulla quale stava rientrando a casa dopo il lavoro, e a spostarla per far passare i soccorsi. «Li ho chiamati immediatamente, una scena terribile. Terribile. Non ce la faccio ad aggiungere altro». Se ne starà lì, in un angolo nella semioscurità, senza nemmeno alzare lo sguardo verso quello che sta succedendo lì a fianco, fino all’arrivo del fratello. «Non ce la fa a guidare, lo porto a casa io. Lascio qua la mia auto e andiamo via con la sua». «Chi siete?» chiede un poliziotto che cerca di arginare i tanti curiosi, fotografi e giornalisti che arrivano un po’ alla volta. «Sono il fratello, lo porto a casa». Lui, il testimone, sale in silenzio sulla Tipo. Gli occhi abbassati. Per questa sera ha visto abbastanza di quello che può essere l’inferno.

IL CAMPEGGIO
Parole di cordoglio anche da parte della gestione del campeggio di Marghera dov’era diretto l’autobus precipitato dal viadotto. «Il Gruppo Human Company, proprietario di hu Venezia camping in town, struttura che ospitava alcune delle persone coinvolte nell’incidente, esprime il più profondo cordoglio e la massima vicinanza ai familiari dei passeggeri del bus», si legge in una nota del gruppo che gestisce l’ex camping Jolly alle porte di Mestre. «Siamo in contatto con la direzione sanitaria degli ospedali e con le autorità competenti per aggiornamenti sull’evolversi della situazione e sulle condizioni di salute dei feriti», sottolinea ancora il gruppo.

I MESSAGGI DI CORDOGLIO
Un inferno che, nel giro di poche ore, ha fatto esprimere messaggi di cordoglio per l’accaduto dalle più alte cariche istituzionali italiane ed europee, dal presidente Mattarella alla premier Giorgia Meloni, fino alla presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen e dal presidente francese Emmanuel Macron. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata tra le prime a chiamare il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, mentre era ancora sul luogo della strage. «Esprimo sin da ora il cordoglio dell’intera Regione Veneto a tutte le famiglie che in queste ore stanno vivendo un pesantissimo lutto o sono provate dalle condizioni dei loro cari feriti. Ho chiesto all’intera nostra sanità di mettere in campo ogni risorsa possibile per prestare il massimo dell’assistenza», ha detto il governatore Luca Zaia. «I nostri pensieri questa sera sono rivolti al popolo italiano, alle famiglie e ai cari delle vittime della terribile tragedia di Venezia»: ha scritto in un tweet in italiano, il presidente francese, Emmanuel Macron. «Le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime ed ai feriti del grave incidente di Mestre. Sono vicina al presidente Mattarella, al presidente Meloni e al sindaco di Venezia Brugnaro in questo momento di profondo dolore», ha scritto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

IL PATRIARCA


Il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, si è messo subito in contatto con il sindaco e il prefetto di Venezia, recandosi un paio di ore dopo sul luogo del gravissimo incidente. Il Patriarca prega e chiede preghiere per le vittime, tra cui anche bambini, per i feriti e per tutte le persone coinvolte nell’incidente. Sul posto, tra la commozione dei presenti, ha impartito la benedizione alle salme di alcune vittime allineate a terra e sulle barelle delle autolettighe. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino