MESTRE - Le strutture dei cinque edifici dei tedeschi del gruppo Mtk sono finite, da ora in avanti si tratta di completare gli impianti e gli allestimenti ma oggi finalmente si...
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E invece adesso si sta risvegliando perché, accanto ai cantieri per le strutture ricettive, ne sta per aprire uno che costruirà una nuova torre residenziale su un terreno proprio a fianco dell'AO: il terreno lo hanno acquistato due imprese edili che hanno deciso di credere nella riqualificazione dell'area. E poche centinaia di metri più avanti, non molto oltre il cavalcavia, altri privati progettano di aprire un ristorante in uno dei capannoni vicino alla sede dei Sindacati. Dalla parte opposta, all'incrocio con via Cappuccina, la pizzeria per asporto che a malapena tirava avanti ha aumentato gli spazi ed ora è un locale che va alla grande.
CIRCOLO VIRTUOSOAo e Mtk, insomma, hanno innescato un circolo virtuoso ben prima che via Ca' Marcello sia completamente rigenerata dato che i lavori sono ancora in corso con oltre 500 operai al lavoro, anche se in città le opinioni sono diverse. Il Pd, ad esempio, e in particolare il consigliere comunale e senatore Andrea Ferrazzi, sostiene che l'operazione sia «una bruttura e una insensatezza urbanistica che riporta Mestre al sacco degli anni Settanta» accusando la Giunta Brugnaro di aver cambiato radicalmente le previsioni della cosiddetta Variante Benevolo (quando era assessore all'Urbanistica Roberto D'Agostino) che prevedeva di riqualificare quest'area con «funzioni pregiate il cui mix doveva garantire la riqualificazione fisica e sociale con direzionale, residenziale, commerciale, aree verdi e ricettivo».
Per l'architetto veneziano Luciano Parenti che ha realizzato il progetto per conto di Mtk, però, «il piano di lottizzazione è di 20 anni fa, all'epoca della Giunta Cacciari, e Mtk ha acquistato il terreno di 16.500 metri quadrati che aveva il permesso a costruire già rilasciato per realizzare 25 mila metri quadrati. Utilizzando il Piano casa regionale li abbiamo aumentati a 28 mila, e metà diventeranno opere pubbliche tra piazze, stradine pedonali che ricordano le calli veneziane, verde, area giochi per i bambini, il collegamento pedonale con la stazione e via Ca' Marcello che diventerà un viale cittadino. Direi che, se non ci fossero stati questi investitori, via Ca' Marcello oggi sarebbe ancora una landa degradata come, purtroppo, altre parti di Mestre». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino