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MESTRE - Per due volte ha portato il figlio in ospedale e per due volte è stato dimesso. Al terzo accesso, però, i medici hanno scoperto che il piccolo, un bimbo di sei anni, non aveva un banale mal di stomaco ma una peritonite, tanto da richiedere un trasferimento d'urgenza per un intervento chirurgico all'ospedale di Padova. Il padre del bambino, mestrino di 36 anni, ha deciso di denunciare i due medici ai carabinieri.
L'episodio risale a tre settimane fa. Il piccolo, la notte del 21 luglio, si era svegliato lamentando dolori allo stomaco. I sintomi (febbre alta, vomito, diarrea) avevano allarmato il padre che, a quel punto, lo aveva portato in pronto soccorso alle 2 del mattino.
«PROCEDURA CORRETTA»
La versione dell'Ulss è che quella seguita dai medici è stata una procedura corretta, adeguata ai sintomi che presentava il bambino, ma per il padre non è stata una giustificazione sufficiente. Così, nei giorni scorsi, si è presentato in caserma dai carabinieri e ha denunciato i due medici del pronto soccorso.
«Il bambino - replica l'azienda sanitaria Ulss 3 Serenissima - è stato seguito e curato dal Pronto soccorso pediatrico di Mestre per due episodi di gastroenterite, ricevendo in entrambi i casi una risposta adeguata alla sintomatologia.
Nel terzo episodio, dopo gli approfondimenti diagnostici, è stato riscontrato un peggioramento del quadro clinico. Forniti gli adeguati interventi terapeutici preliminari, è stato lo stesso ospedale di Mestre, che non dispone della Chirurgia pediatrica, a decidere di inviare il minore per competenza all'ospedale di Padova, a tutela della salute del bambino e al fine di offrire il massimo delle garanzie per le cure prestate.
La Direzione dell'ospedale, come sempre avviene in questi casi, si mette a disposizione delle autorità competenti per ogni eventuale e ulteriore verifica in merito alla correttezza e alla puntualità nell'attività di cura dei sanitari».
LA DICHIARAZIONE DELLA PRIMARIA
Paola Cavicchioli, primaria del reparto di Pediatria dell'ospedale dell'Angelo, ha dichiarato: «Al primo accesso il 21 luglio non c'era nessun sintomo di appendicite. I sintomi sono apparsi solo dopo tre giorni quando il bambino è stato immediatamente trasferito all'ospedale di Padova».
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