Paura a Mestre. Biglia scagliata contro un bus Actv: «Poteva essere una strage»

Mestre. Biglia contro un bus Actv: «Poteva essere una strage»
MESTRE - «Poteva essere una strage». Non usa mezzi termini Jonatan Montanariello, consigliere regionale del Pd e vice presidente della commissione trasporti, nel...

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MESTRE - «Poteva essere una strage». Non usa mezzi termini Jonatan Montanariello, consigliere regionale del Pd e vice presidente della commissione trasporti, nel condannare quanto accaduto alle 19.40 di mercoledì all’altezza della fermata di Fincantieri di Mestre, quando l’autobus 476 in servizio sulla linea 6 Venezia-Spinea è stato centrato sul finestrino da una biglia, scagliata con tutta probabilità da una macchina che transitava nella corsia di fianco a quella del mezzo. I vetri hanno colpito al viso l’autista, un 50enne con una lunga esperienza alla guida dei mezzi di linea: ricoverato in ospedale, è uscito la mattina successiva senza riportare gravi danni. 

IL BILANCIO

Nessun passeggero è rimasto ferito. Ma il bilancio leggero non deve sminuire la gravità di quanto accaduto, che poteva avere risvolti drammatici. «Quello che è successo mercoledì sera a Mestre è molto grave e preoccupante - commenta il consigliere - ancor di più perché è avvenuto in via Righi, a poche centinaia di metri dal luogo della strage del 3 ottobre, costata la vita a 21 persone. Una biglia, scagliata sicuramente con una fionda o addirittura con una pistola ad aria compressa, ha colpito violentemente il finestrino di un autobus che transitava lungo la fermata di Fincantieri. Cosa sarebbe successo se l’autista avesse perso i sensi o i vetri gli avessero centrato un occhio, rendendogli impossibile manovrare il mezzo? Si tratta di un episodio gravissimo, che non esito a definire un atto criminale premeditato, perché per armare una fionda o una pistola ci vuole consapevolezza, che richiama ancora una volta il tema della sicurezza dei trasporti». Un tema caro a Montanariello, un passato da sindacalista nel settore dei trasporti e dipendente Actv in aspettativa. 

PIÙ TUTELE

«Venti giorni fa ho presentato al Consiglio regionale un ordine del giorno che invitava le aziende del trasporto pubblico locale a costituirsi parte civile nel caso in cui le aggressioni subite dal personale determinino un’interruzione del servizio. Una proposta che avrebbe tutelato i lavoratori, che avrebbero affrontato meglio un percorso legale avendo l’azienda come parte civile. I responsabili delle aggressioni avrebbero risposto direttamente all’azienda. Non è stato votato e il Consiglio ha perso un’occasione per lanciare un messaggio politico chiaro. Da lavoratore dei trasporti posso assicurare che, negli ultimi anni, si sta costruendo sempre più un clima d’odio verso questa categoria da parte di alcune parti politiche. Se scioperiamo per rivendicare i nostri diritti siamo considerati lavativi, se subiamo un’aggressione dobbiamo intraprendere un’azione penale individuale, senza essere tutelati dall’azienda. Il clima politico nei confronti dei lavoratori sta degenerando: alla luce di quanto è avvenuto riproporrò il mio ordine del giorno al Consiglio regionale sperando che, questa volta, si colga l’occasione di schierarsi dalla parte dei lavoratori». All’autista Actv infortunato la solidarietà di Montanariello e dell’amministratore delegato di Actv e Avm Giovanni Seno. «L’ho sentito al telefono - continua Montanariello - ha contattato personalmente l’autista per assicurarsi che stesse bene». Ora l’azienda valuterà se sporgere denuncia: al momento l’autobus incidentato è sotto sequestro per rilievi da parte della Polizia. Poi bisognerà accertarsi anche che il mezzo sia idoneo a tornare a circolare. Le telecamere di sorveglianza in via Righi potrebbero aver ripreso l’autore del lancio della biglia, probabilmente un automobilista che procedeva a fianco del bus e che avrebbe scagliato l’oggetto con una fionda o una pistola ad aria compressa.
 

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Il Gazzettino