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MESTRE - Il questore fa chiudere un altro bar. Non in centro a Mestre, questa volta, ma in via Orlanda a Campalto, ben distante quindi dalle solite note zone calde della città (via Piave, corso del Popolo, e prettamente per le questioni legate alla movida Riviera XX Settembre). Si tratta del "Bar Sara": il numero uno della polizia lagunare ha disposto che dovrà tenere le serrande abbassate. Il provvedimento cautelare è scattato perché, dai precedenti controlli di polizia e carabinieri, era emerso che il locale era diventato un punto di ritrovo fisso per pregiudicati e sbandati. Numerosi i controlli delle forze di polizia, chiamati molto spesso dai residenti, che avevano confermato le frequentazioni poco raccomandabili del bar.
L'AGGRESSIONE
A far accelerare la decisione del questore Gaetano Bonaccorso, però, è stata un'aggressione avvenuta nei giorni scorsi.
GLI ALTRI
Non è il primo provvedimento di questo tipo del questore in città. Non è un segreto che per Bonaccorso la sicurezza passi anche per una gestione rigida dei locali. Una chiusura analoga a quella del bar Sara il questore l'aveva applicata, una decina di giorni fa, al bar 808 tra via Sernaglia e via Col Moschin. Stesso provvedimento, stessi motivi: il locale, suo malgrado, era diventato una base operativa per gli spacciatori della zona. Dall'inizio dell'estate la scure della questura si è abbattuta su sette locali, chiusi per ragione di pubblica sicurezza. Prima del bar di Campalto era toccato, appunto, a quello di via Sernaglia e poi, l'11 agosto, al Venice bar&food di via Gozzi (chiuso 10 giorni). Poche ore prima il questore aveva imposto lo stop (per 15 giorni) al bar Giorgia di viale San Marco. Prima di lui era toccato a fine giugno al bar La Cueva in via Piave 37/c. Poi era stata la volta del "10Mila" in Riviera XX Settembre.
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