MESTRE Un altro sequestro. E sempre per i lavori iniziati oltre un anno fa per realizzare le opere destinate a trasformare una parte del parco di San Giuliano in una zona...
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Mancano autorizzazioni paesaggistiche: sequestrata un'area del Parco san Giuliano
NUOVI SIGILLI Intanto ieri mattina i carabinieri della Forestale sono andati a San Giuliano a completare l’opera e cioè a sequestrare l’intera zona del tamburello e anche i plinti per la recinzione della zona spettacoli su ordine del gip Barbara Lancieri. Vuol dire che la Procura vuol vederci chiaro in tutto questo progetto che, peraltro, è nato male ed ha sollevato le critiche durissime dell’Associazione Amici del parco di San Giuliano presieduta da Anna Forte, che da sempre si batte per la salvaguardia del progetto originario dell’arch. Antonio Di Mambro. Progetto che invece un pezzo alla volta negli ultimi cinque anni è stato via via “ritoccato”. «Non mi stupisco di quel che fa la Giunta di Luigi Brugnaro visto che il sindaco non ha mai a mostrato la minima sensibilità per l’ambiente – dice Anna Forte - ma mi meraviglio che la Soprintendenza faccia passare tutto questo, dalla cementificazione del parco al mantenimento delle ditte di trasporto in Punta San Giuliano con premi di cubatura in evidente sfregio a tutta l’area verde». E intanto ecco il nuovo sequestro, quello di ieri mattina, legato al fatto che non si trova fra le carte del Comune il parere della Salvaguardia sul progetto che il Comune sta realizzando. Non solo, il sequestro si basa anche sul fatto che non sarebbero state rispettate le prescrizioni della stessa Soprintendenza che peraltro aveva dato il via libera ai lavori dei campi da basket, dei servizi igienici e del ponte di collegamento tra il tamburello e il resto del parco. E così si blocca tutto e, nel frattanto, quei 45 metri cubi di terreno con amianto restano lì, con i teloni che ormai svolazzano da tutte le parti visto che il Comune non ha ancora trovato il modo di portare via il terreno inquinato.
VELENI SOTTERRATI Ma, al di là di tutto, l’inchiesta evidenzia il problema dei problemi e cioè che i nuovi lavori sono stati fatti senza evidentemente sapere come è stato realizzato il parco di San Giuliano che, originariamente, era una discarica di veleni delle industrie di Porto Marghera.
Il Gazzettino