Niente alcolici in via Carducci: ordinanza verso la proroga

Controlli in via Carducci
MESTRE - Mattina buonora. E. (quante sono le donne che adesso lavorano in Veritas) spazza con attenzione tutto il portico e il marciapiede di via Carducci. Con la lunga scopa...

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MESTRE - Mattina buonora. E. (quante sono le donne che adesso lavorano in Veritas) spazza con attenzione tutto il portico e il marciapiede di via Carducci. Con la lunga scopa getta in strada quel cimitero di lattine e bottiglie vuote, cartoni e rifiuti vari trovati - come ogni mattina - davanti a quello che un tempo era il Brek. Con un tempismo ormai perfetto, passa la spazzatrice che ripulisce l’asfalto raccogliendo tutto. Lì, davanti all’In’s, il discount nel quale da quasi un mese è proibito vendere alcolici dopo le 4 e un quarto del pomeriggio, è tornato tutto lindo e pulito, pronto per essere nuovamente imbrattato nella giornata che verrà. 


PUNTO DI RITROVO
«No, non li trovo qui alla mattina. Ci sono solo lattine vuote di birra e rifiuti. Ma li vedo arrivare un po’ alla volta» racconta E., senza perdere un colpo di ramazza. E il gruppetto di senza dimora che staziona da anni in zona comincia a riformarsi un po’ alla volta perché questo di via Carducci è il loro punto di ritrovo, in attesa del pasto e della cena in mensa (almeno per quelli che non sono stati espulsi). Tre o quattro arrivano dopo la tappa al Serd, un paio da Marghera, gli altri hanno passato la notte sotto qualche portico. Alcuni sono nostrani, altri stranieri dell’Est. Due o tre donne. Prima si appostano vicino alla fermata dei bus e poi, quando l’In’s apre, inizia la spola con il reparto birre. La preferita? Sugli scaffali si vede come vadano via come il pane quelle improbabili “Atlas”: lattine da 50 cc, doppio malto, 8 gradi e mezzo - non proprio leggerissime - e, soprattutto, appena 79 centesimi. Alle 8 e un quarto di mattina (l’In’s apre alle 8) una donna fuori dalla porta automatica ne ha già due in mano, aperte entrambe. Il suo amico a fianco se ne beve una terza. Sono contenti di prima mattina, questo sì. C’è chi dice che dal 12 febbraio scorso, da quando è scattata l’ordinanza del sindaco valida fino a domani, 12 marzo, che vieta la vendita di alcolici e superalcolici dalle 16.15 alle 7 del giorno successivo, le cose non siano cambiate di molto, «perché al pomeriggio li vediamo in giro ugualmente ubriachi». Ma a sentire i residenti e la Polizia locale che, con una pattuglia, sorveglia costantemente la zona intervenendo non appena si scaldano gli animi, beh, qualcosa è cambiato in meglio, tanto che viene dato quasi per certo un prolungamento dell’ordinanza anche dopo la scadenza. In parallelo ha giovato il divieto di servire alcolici dalle 16.45 in poi, sempre per un mese, al vicino Bar Caffetteria Carducci, di fronte al Simply, prima misura del genere presa in città per motivi di decoro ai sensi dell’articolo 50 del Testo unico degli enti locali. Un bar gestito da cinesi che, pochi giorni dopo, hanno deciso di “chiudere per ferie”.

L’ALTRO NEGOZIO

Di fronte, al Simply, ammettono di aver ricevuto qualche “visita” in più degli sbandati di pomeriggio, quando l’In’s non può più vendere alcolici. «Ma la situazione è sotto controllo - aggiungono dal market - Non si sono mai registrati episodi di scontri con questi clienti». Quelli che, invece, erano ormai quotidiani all’In’s dove, all’interno ci sono pochi dipendenti e una guardia giurata che arriva nel primo pomeriggio. Prima dell’ordinanza, ci sono stati episodi in cui, se un addetto alla cassa si rifiutava di vendere alcolici a qualche senza dimora, era stato minacciato. L’ordinanza del Comune, dunque, ha messo anche in sicurezza i dipendenti del discount che, tra l’altro, sta per ingrandirsi negli spazi dell’ex Brek, con un investimento da 200mila euro per aprire un forno per il pane. In città sarà il primo esperimento di questo tipo all’interno nei supermercati del Gruppo Pam Panorama. Pane fresco sì, dunque. Ma se, come viene dato quasi per assodato, il Comune deciderà di prorogare l’ordinanza, per acquistare alcolici nel pomeriggio si dovrà attendere ancora.
Fulvio Fenzo
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Il Gazzettino