Mestre. Si avvicina a un gruppo di ragazzi ai giardinetti, massacrato a calci e pugni in pieno giorno finché non resta esanime al suolo

Si avvicina a un gruppo di ragazzi ai giardinetti, loro lo aggrediscono a calci e pugni in pieno giorno: «La vittima immobile al suolo»
MESTRE - Si era avvicinato a quel gruppetto di nigeriani, all’interno dei giardini di via Tasso, forse per vedere cosa stessero facendo tutti insieme intorno alla cabina...

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MESTRE - Si era avvicinato a quel gruppetto di nigeriani, all’interno dei giardini di via Tasso, forse per vedere cosa stessero facendo tutti insieme intorno alla cabina elettrica. Il resto è successo in un attimo: quei 5 africani si sono scagliati contro quel giovane bengalese, scaraventandolo a terra e prendendolo a pugni, schiaffi e spintoni. «È rimasto a terra per quasi un minuto - racconta un residente, testimone dell’aggressione - un altro dei nigeriani addirittura aveva iniziato a frugargli nelle tasche del giubbotto».

L'aggressione

L’aggressione è scattata poco dopo l’ora di pranzo, intorno alle 13. Le urla hanno attirato l’attenzione dei residenti che, immediatamente, hanno chiamato il 113. Aggressori e aggredito, però, non sono rimasti ad aspettare l’arrivo delle volanti: in pochi secondi si sono volatilizzati scappando dall’uscita del parco in corso del Popolo
Quello dei giardini di via Tasso è da tempo uno dei parchi più “caldi” della città. Finora, anche per le dimensioni, molto ridotte, non è mai stata una piazza di spaccio. Un punto di ritrovo per consumatori di droga sì, però, oltre che essere praticamente la “Porta Portese” di Mestre, con mercatini abusivi di merce rubata che si tengono quasi ogni pomeriggio. Un mercatino in cui i venditori sono, quasi sempre, taccheggiatori che piazzano la merce rubata nei supermercati della zona. Il resto, invece, sono bici e cellulari che provengono da scippi. Da tempo i residenti lamentano che qui più che la sicurezza, preoccupano il degrado e il decoro. 

Il precedente

Le aggressioni nei confronti dei bengalesi continuano invece a essere un caso. Un paio di mesi fa, un 32enne era stato picchiato selvaggiamente per una sigaretta. A dicembre, era successo a una 29enne che a Marghera era stata aggredita da due donne solo perché indossava il niqab. I continui episodi di violenza avevano spinto la comunità bengalese a una marcia pacifica per chiedere più sicurezza a cui avevano aderito più di mille persone. 

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Il Gazzettino