Appello ai volontari per fare le messe in Commenda, una trentina i sì

La chiesa del quartiere Commenda a Rovigo
ROVIGO Le chiese polesane si stanno preparando a riaccogliere i fedeli, dopo quasi tre mesi di chiusura forzata a causa del Coronavirus. Per essere pronte e in sicurezza entro...

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ROVIGO Le chiese polesane si stanno preparando a riaccogliere i fedeli, dopo quasi tre mesi di chiusura forzata a causa del Coronavirus. Per essere pronte e in sicurezza entro questa settimana, c’è bisogno di un grande aiuto ai parroci, rimasti praticamente soli e isolati nella quarantena. Alcuni di loro hanno optato per l’utilizzo della tecnologia, affidandosi a messe online tramite Facebook o YouTube, ma i più sono rimasti senza fare alcuna celebrazione, restando comunque in contatto con i fedeli grazie anche all’invio di qualche dono (vedasi il cero pasquale inviato alle famiglie), oppure con la spedizione di un pensiero affidato al bollettino parrocchiale.


ORGANIZZAZIONE
Per domani i due parroci dell’Unità pastorale della Commenda, che è la più grande di tutta Rovigo, ha fissato un incontro con alcuni parrocchiani, per avere aiuto in questa settimana di avvicinamento alla riapertura delle chiese. In Commenda ne esistono ben tre, gestite da due sacerdoti, don Emanuele Sieve e don Mario Lucchiari, quindi il problema è molto sentito per quanto riguarda pulizie, servizio d’ordine e aiuto alle persone in difficoltà.
«Siamo oramai arrivati alla Fase 2 anche per le chiese, che verranno aperte al pubblico domenica - ricorda don Emanuele - per questo motivo dobbiamo preparare l’ambiente, ma servono anche volontari che permettano lo svolgersi delle celebrazioni, secondo le disposizione del Governo e della Diocesi, riguardo alla sicurezza di tutti i partecipanti».
Per questo motivo don Emanuele si è rivolto a tutti i contatti del gruppo della chat di Whatsapp, per avere la disponibilità a fare servizio nei diversi orari delle celebrazioni domenicali e finora ha ricevuto una trentina di risposte. In questa ottica, domani, alle 19, nella chiesa della Madonna Pellegrina, ci sarà un incontro che servirà per dare tutte le istruzioni ai volontari e creare un calendario dei servizi. «Potranno prestare servizio di sicurezza solo maggiorenni - ha sottolineato don Mario nella messa mattutina di ieri, andata in onda su Facebook - si partirà con la messa prefestiva di sabato 23. Bisogna aiutarci a vicenda per permettere al maggior numero di persone possibile l’attiva partecipazione all’Eucarestia, che tanto abbiamo atteso in questo periodo. Tutte le messe dell’Unità pastorale della Commenda si svolgeranno nel santuario della Madonna Pellegrina, come stabilito dal vescovo monsignor Pavanello, che ha indicato le celebrazioni nelle chiese più ampie, per rendere possibile la partecipazione di un maggior numero di persone in sicurezza».

SEGUIRE IL RITO
I posti a disposizione in chiesa sono 110-120 e saranno indicati sui banchi da appositi segnali. Non sarà consentito l’accesso a chi presenta sintomi influenzali respiratori o a chi ha la febbre (a partire da 37,5 gradi) e che nei giorni precedenti è stato in contatto con persone positive al Coronavirus. È obbligatoria la distanza di almeno un metro in chiesa, che diventerà un metro e mezzo negli spostamenti; le mani dovranno essere igienizzate in ingresso e uscita (nella chiesa saranno presenti appositi dispenser di gel liquido), e andrà indossata la mascherina. Non ci sarà lo scambio del segno di pace e per la comunione occorrerà attenersi alle indicazioni del sacerdote.
«Le elemosine non verranno raccolte durante la celebrazione - precisa don Emanuele - si potranno lasciare all’ingresso o all’uscita, nei cestini collocati in fondo alla chiesa. Le nostre parrocchie, dopo la chiusura forzata di questi mesi, si trovano in situazioni economiche drammatiche».

Questi gli orari delle messe previste alla Madonna Pellegrina: sabato alle 18.30, domenica alle 8.30, 11.30 e 18.30. Nel frattempo sono riprese le attività anche della corale parrocchiale della Commenda, che non potendosi trovare in questi mesi e non potendo cantare ancora in pubblico, si sta mantenendo allenata grazie all’uso della tecnologia. Venerdì scorso c’è stato un meeting, con una videoconferenza durata un’ora e mezza.
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Il Gazzettino