Mercatone Uno, posti di lavoro a rischio per quaranta dipendenti

Mercatone Uno, posti di lavoro a rischio per quaranta dipendenti
PADOVA - L'affare Mercatone Uno a Noventa Padovana e non solo è ancora una ferita aperta. Quaranta lavoratori avvisati della chiusura del noto marchio attraverso un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - L'affare Mercatone Uno a Noventa Padovana e non solo è ancora una ferita aperta. Quaranta lavoratori avvisati della chiusura del noto marchio attraverso un messaggio telefonico, senza poter replicare in alcun modo. La politica, le istituzioni, i sindacati si stanno battendo per salvare il salvabile, ma la vicenda appare tutt'altro che semplice. L'altro giorno si è riunito, alla presenza dell'assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, il tavolo Mercatone Uno coordinato dall'Unità di Crisi della Regione. Tra i relatori le associazioni sindacali, il rappresentante dei fornitori creditori e delle associazioni dei consumatori. Sono stati convocati anche i sindaci dei comuni nei quali hanno sede i quattro punti vendita della catena Mercatone Uno interessati dalla procedura. Oltre a Noventa, figurano anche Carrè (Vicenza), Occhiobello (Rovigo) e Legnago (Verona). L'Unità di Crisi regionale ha avuto fin dall'inizio della vertenza un ruolo di coordinamento dei portatori di interesse, compresi i fornitori e creditori, nei confronti del Ministero. 

La vicenda di Mercatone Uno è stata, sin dalle prime battute, molto complessa con l'avvicendamento di due procedure di amministrazione straordinaria da parte del Mise (Ministero Sviluppo Economico) ed è oggi oggetto di indagine da parte delle Procure di Milano e di Bologna. Nel corso dell'ultimo incontro si è fatto il punto della situazione ed è stata condivisa l'esigenza di una richiesta urgente al Mise di convocazione del tavolo nazionale. Entrando nello specifico l'assessore regionale Donazzan ha riferito: «Al ministero chiederemo di prorogare l'amministrazione straordinaria e faremo richiesta di poter avere un puntuale aggiornamento da parte dei commissari su alcuni aspetti della procedura che, ad oggi, restano poco chiari». Intanto le persone che hanno perso il lavoro, quasi tutti oltre i 45 anni, si trovano a casa, con spese fisse da sostenere e famiglie da mantenere.
C. Arc.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino