PORDENONE - Prove di ripartenza a Pordenone, con i locali pubblici che rispolverano (anche in senso letterale) tavoli e sedie esterni e il mercato che si allarga e si affolla. Il...
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GLI SPAZI
Nel frattempo, lo spazio delle bancarelle, sempre con accesso e uscita obbligatori, si è allargato da piazza XX Settembre a via cesare Battisti, dove sono state collocate le bancarelle floro-vivaistiche. E l’afflusso di pubblico non ha riguardato soltanto le bancarelle.
ORE DI LAVORO
Le file create dall’obbligo di entrare uno per volta o poco più si sono allungate infatti davanti a molte delle attività commerciali aperte: in primis i locali pubblici, ancora al lavoro soltanto per asporto, ma anche tabacchini ed edicolanti, panifici e gastronomie, erboristerie e ottici e altro ancora. Intanto, si prepara la riapertura di domani, Se è ancora piuttosto limitato il numero dei locali pubblici che hanno chiesto e ottenuto di poter allargare i dehors, più d’uno in questi giorni ha iniziato a risistemare gli arredi esterni, “parcheggiati” da ormai oltre due mesi.
LA MAPPA
Le richieste di ampliamento degli spazi esterni sono per ora arrivate da esercizi commerciali del centro, che già dispongono di dehors autorizzati autorizzato lungo i due corsi, ma non sono mancate le richieste di informazioni e, del resto, le misure previste dal Comune non si limitano alle aree pedonali, ma prevedono anche per bar e ristoranti la possibilità di allargarsi su spazi destinati a parcheggio.
LE OPINIONI
Intanto, la nuova disposizione del mercato pensata per affrontare l’emergenza piace. A qualcuno perfino di più di quella decisa per consentire i lavori in piazza della Motta. È il caso del consigliere comunale di Pordenone 1291 Marco Salvador, che arriva a proporre di mantenerla. «La riapertura del mercato alimentare in tempo di Covid19 è stata una scelta azzeccata e apprezzata - commenta infatti -. L’organizzazione è molto buona, bravissimi e discreti gli addetti - tra i quali molti giovani - e la Protezione civile, incaricati di gestire gli ingressi e di controllare le misure di sicurezza e prevenzione. Non so se parte di questo merito vada attribuito all’attuale assessore Emanuele Loperfido: se così fosse, sarebbe la seconda cosa giusta che fa in quattro anni di amministrazione. Risulta però chiaro che l’estensione del mercato fin sotto la gradinata della Casa del mutilato è molto bella, a differenza invece della nuova disposizione (provvisoria?) dovuta ai lavori in piazza della Motta. Morale: sarebbe opportuno valutare di mantenere questa estensione anche in futuro; piazza della Motta deve tornare a ospitare il mercato cittadino». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino