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PORDENONE - Alla fine tutti soddisfatti. Già, perchè il mercato europeo che nel weekend con le sue bancarelle colorate ha riempito il centro città, ha avuto il successo che gli espositori si aspettavano. Certo, qualcuno ha incassato meno di quanto aveva previsto, non c'è dubbio, ma nel complesso la situazione non è andata male. Anche se venerdì, prima giornata, le cose non erano sembrate positive. Anzi. Diversi espositori, infatti, si erano messi le mani nei capelli visto che le presenze non erano certo state eccezionali. I numeri, rispetto alla passata edizione, infatti, erano drasticamente diminuiti, nonostante le bancarelle fossero state piazzate più distanti l'una dall'altra consentendo una passeggiata più agevole.
LA SITUAZIONE
Per la verità anche sabato le cose non erano iniziate con il verso giusto. Mattina e primo pomeriggio, infatti, i numeri erano ancora decisamente inferiori rispetto alle aspettative.
I RISULTATI
«La stessa cosa - racconta ancora Maestrello - è accaduta domenica. Anzi, alle 18.30, dopo un pomeriggio pigro da un punto di vista dei clienti, le cose sono completamente cambiate. La città si è riempita di botto e c'erano diverse aree in cui si faceva fatica a camminare. Devo ringraziare il comandante della polizia municipale e i suoi uomini che hanno fatto un lavoro splendido, sbrogliando gli ingorghi appena iniziavano. Questo ha dato la possibilità a tutti, ed erano tanti, di godersi il mercato europeo. Soddisfatti anche gli espositori».
GLI SCONTRINI
Qualcuno si è lamentato che i prodotti in vendita nelle bancarelle erano cari. «Non dimentichiamo - conclude Maestrello - che queste persone vengono da lontano, spendono parecchi soldi di gasolio, dormono per tre notti in albergo e hanno anche 5 - 10 dipendenti. Anche per questo ci possono essere dei rincari maggiori, ma devo dire che quest'anno ci sono stati più o meno gli stessi incassi degli anni scorsi. Decisamente gli scontrini sono stati meno "pesanti", ma complessivamente più numerosi. Segno che anche le presenza sono state maggiori».
L'ASSESSORE
«Ho notato con soddisfazione - racconta Elena Ceolin, assessore a Sicurezza e Commercio - che gran parte dei nostri locali, bar, ma anche ristoranti e i negozi che erano aperti, avevano comunque all'interno diverse persone. Soprattutto i bar, erano pieni di gente. Sono felice perchè significa che manifestazioni come questa fanno girare gli affari anche ai nostri locali. In più - conclude - una passeggiata in centro è decisamente più salutare che chiudersi in un centro commerciale. Sono eventi da rifare e ampliare». L'appuntamento, dunque, è per il prossimo anno, con una formula - assicura Maestrello - che cambierà ancora. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino