Padova. Auto, vendite in ripresa anche per Ferrari e Porsche

Le previsioni sembrano confermare una lenta crescita dei veicoli elettrici e ibridi plug-in

Padova, mercato dell'auto in crescita
PADOVA - Dopo tanti mesi passati a dare numeri in negativo finalmente il mercato dell’auto anche a Padova e provincia è tornato con il sengo più....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Dopo tanti mesi passati a dare numeri in negativo finalmente il mercato dell’auto anche a Padova e provincia è tornato con il sengo più. «Finalmente». Si lascia andare ad un commento soddisfatto Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio, di fronte ai dati sulle immatricolazioni del primo mese del nuovo anno che sono positivi a tutti i livelli: nazionale, regionale e provinciale. «Siamo ancora sotto al dato nazionale – prosegue Ghiraldo – che registra un robusto +19%, ma in compenso Padova, con le sue 1.907 immatricolazioni di gennaio ’23 contro le 1.759 di gennaio ’22 che significano un +8,41% va un po’ meglio del Veneto che si attesta al +6,52%».

Lenta crescita

Però, siccome “una rondine non fa primavera”, Ghiraldo sulle previsioni per l’intero anno, rimane prudente. «Il mercato – spiega il presidente dei concessionari dell’Ascom Confcommercio - resterà infatti condizionato da prospettive economiche negative e, ancora, dalla carenza di prodotto almeno nella prima parte dell’anno. È pur vero che, visto l’andamento depresso registrato nel primo semestre 2022, dovremmo comunque registrare dati positivi nella prima metà del 2023 per poi attestarci su una sostanziale stabilità».

Ovviamente le previsioni sembrano confermare una lenta crescita dei veicoli elettrici e ibridi plug-in, crescita che potrebbe subire un’accelerazione nel momento in cui si arriverà alla pubblicazione dei decreti del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che stanziano 713 milioni di euro per l’installazione, entro i prossimi tre anni, di 13.755 infrastrutture di ricarica elettrica da 90 kW nei centri urbani italiani e di almeno altre 7.500 ricariche super veloci (175 kW) nelle superstrade. Inoltre fra le altre priorità c’è l’inclusione tra i beneficiari di tutte le persone giuridiche senza alcuna esclusione e con bonus interi anziché dimezzati, l’eliminazione delle soglie del price cap per le auto elettriche o, al massimo, con previsione di una soglia unica a 50 mila euro e l’allungamento dei termini per il completamento delle prenotazioni ecobonus da 180 a 360 giorni.

«Fermo restando – conclude Ghiraldo – che solo una spinta per accelerare l’iter dei recenti decreti sul finanziamento per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini può determinare quel salto di qualità che, attualmente, è condizionato anche dai tempi di attuazione molto lunghi».

Fin qui Ghiraldo. Se poi guardiamo ai capitoli “maggiori numeri assoluti” e “curiosità” notiamo che, tra quelli che hanno immatricolato più di 100 vetture nel mese, Fiat con 269 immatricolazioni (+22,83 la percentuale di gennaio 2023 su gennaio 2022) è il marchio più gettonato, seguito da Toyota (161 pari al +1,90%), Volkswagen (138 e +1,47%), Mercedes (108, +50%) e Dacia (101, +5,21%). Le performance migliori, seppur con numeri bassi e quindi da annoverare fra le “curiosità”, riguardano invece Tesla che passando da 1 vettura a 9 sale dell’800%; seguita da Alfa Romeo (da 7 a 29 e quindi con un guadagno del 314,29%); poi Maserati (+ 250% visto che passa da 2 a 7 auto); e ancora Land Rover (+185,71% con 20 auto al posto delle 7 di un anno fa); quindi Mazda (129,41% con uno stock che passa da 17 a 39) ed infine Ds che con 13 vetture contro le 6 registra un +116,67%.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino