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PORDENONE - Il rischio è di scatenare una rivolta tra gli ambulanti del mercato cittadino del mercoledì e sabato. Ma il Comune sembra intenzionato a voler andare avanti e quindi le proteste sono assicurate.
Sono due le cause dei mal di pancia degli ambulanti. La prima riguarda il bando approvato in giunta che rimetterà in discussione i posti attuali delle bancarelle, il secondo, invece, interessa il trasferimento di una parte dei banchi in piazza della Motta. Un sito nel quale nessuno degli ambulanti vuole andare perchè lo ritengono troppo distante dal cuore della città. Proprio questi due aspetti hanno indotto gli ambulanti a una dura protesta.
LE NUOVE LICENZE
Un anno e mezzo fa il mercato cittadino fu rivoluzionato a causa dei lavori in piazza della Motta e via Roma. Gran parte delle bancarelle furono spostate in piazza Risorgimento, viale Cossetti e viale Martelli. Ora che i lavori sono terminati il Comune ha deciso che non si torna indietro dall’attuale sistemazione dei banchi del mercato, salvo che da viale Martelli. Quelle bancarelle andranno su via Roma e poi in piazza della Motta.
LA POSIZIONE
La seconda causa della protesta è il trasferimento di una quarantina di bancarelle da viale Martelli dove si trovano ora su via Roma e piazza della Motta. In questo caso a trasferirsi in piazza sarebbero i banchi dei produttori locali, le bancarelle di piante e fiori, la gastronomia e il pesce. Apriti cielo. Nessuno vuole andare in piazza della Motta perchè la ritengono una zona morta e quindi con poco movimento di clienti a maggior ragione visto che le altre bancarelle restano in piazza XX Settembre, viale Cossetti e piazza Risorgimento. Da qui le protese che potrebbero anche essere molto scenografiche.
L’ASSESSORE
«Mi rendo conto - spiega Emanuele Loperfido che ha la delega al Commercio - delle ragioni degli ambulanti e le comprendo pure, ma non c’è alcuna possibilità se non applicare il regolamento della Bolkestein e quindi fare un bando di evidenza pubblica per ridistribuire gli spazi per le bancarelle. È obbligatorio e lo abbiamo spiegato anche a loro. Non solo. Abbiamo chiesto un parere alla Regione che ci ha trasmesso la risposta che conferma la nostra strada. Abbiamo fatto presente che faremo criteri tali da salvaguardare chi gestisce il banco da più tempo e premieremo la professionalità e la vendita di prodotti locali. Per il resto non possiamo fare di più». E il trasferimento in piazza della Motta? «Anche in questo caso - conclude Loperfido - abbiamo costruito un passaggio con le bancarelle che di fatto porta gli utenti ad andare verso via Roma e piazza Motta. Realizzeremo 4-5 micro isole dove saranno inserite le bancarelle con la stessa merceologia in modo da dare un assetto chiaro al mercato ed aiutare gli stessi ambulanti».
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Il Gazzettino