Mercatino del rubato nel parco di via Tasso a Mestre, 10 denunce per furto e ricettazione di generi alimentari e profumi

INDAGINI Nuovi sviluppi sul “mercatino del rubato” ai giardini di via Tasso
MESTRE - La vulgata comune ora ha anche una certificazione d’indagine: al parco di via Tasso si vende e si compra merce rubata. E tutti lo sanno, tanto chi...

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MESTRE - La vulgata comune ora ha anche una certificazione d’indagine: al parco di via Tasso si vende e si compra merce rubata. E tutti lo sanno, tanto chi allestisce questo mercato abusivo, quanto chi lì ci acquista cibi o profumi.


L’OPERAZIONE
Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato di Mestre hanno provato a tirare le fila di ciò che succede nel parchetto di via Tasso. Ne è derivata la denuncia di una decina di persone per furto e per ricettazione. Furto, per chi ha rubato la merce dai supermercati (soprattutto quelli tra via Tasso e Corso del Popolo, che spesso hanno lamentato di essere diventati vittime di ladruncoli), ricettazione per chi va ai giardini con lo stesso spirito di chi va negli ipermercati, solo che comprare roba rubata è un reato che porta a processo. L’operazione, se da un lato svela una realtà che si conosceva, dall’altro accende il faro su una sorta di sistema del mercatino di via Tasso. Dalle indagini svolte tra venditori e acquirenti, entrambi coinvolti in queste anomale compravendite, gli agenti di polizia hanno raccolto più di un elemento a conferma dell’esistenza di un possibile accordo finalizzato alla ricettazione di generi alimentari e prodotti cosmetici, che sarebbero stati sottratti rubati da punti vendita o supermercati, e poi rimessi a disposizione ad un prezzo conveniente e pre-concordato, sulla base di una dettagliata lista di beni commissionata dagli acquirenti. In sostanza, dei furti su commissione, come se si trattasse di quadri o opere d’arte. Solo che in questo caso si parla di tutt’altro, dal Grana Padano agli alcolici, dai deodoranti all’olio d’oliva. E i committenti sono spesso badanti o senza tetto.


LE TELECAMERE


Da fine settembre il parco è chiuso e per questo il mercatino quotidiano si è spostato di qualche metro. La chiusura dei cancelli è dovuta alla decisione del Comune di installare quattro telecamere posizionate sui pali della luce connesse in tempo reale con la Smart Control Room, da dove il Centro Operativo Telecomunicazioni e Videosorveglianza della polizia locale potrà svolgere le operazioni di sorveglianza e identificazione di eventuali autori di reati. Anche perché al parco Tasso non si vende solo Grana rubato, ma tra le aiuole andava a gonfie vele anche il commercio di stupefacenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino