Meolo. "Guerra ai polli", stop definitivo al maxi allevamento: proteste per i timori di puzza, spargimenti di pollina e invasione di mosche

"Guerra ai polli", stop definitivo al maxi allevamento: proteste per i timori di puzza, spargimenti di pollina e invasione di mosche
MEOLO - Cancellato il progetto del maxi-allevamento di polli a Losson. Una recente legge regionale non lo consente. E a Meolo, ma anche nei paesi vicini, si tira un sospiro di...

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MEOLO - Cancellato il progetto del maxi-allevamento di polli a Losson. Una recente legge regionale non lo consente. E a Meolo, ma anche nei paesi vicini, si tira un sospiro di sollievo, perché la prospettiva di un impianto avicolo aveva già sollevato un putiferio di proteste per i timori di puzza, spargimenti di pollina e invasione di mosche nella zona. L'intenzione dell'azienda agricola Finco di Roncade di realizzare un allevamento di polli nei terreni di sua proprietà in via Capo d'Argine a Losson, al confine tra Meolo, Fossalta e Musile, risale al 2015. A ottobre di quell'anno, in un'assemblea pubblica convocata a Losson dall'allora Giunta Aliprandi per un parere preliminare sull'insediamento avicolo, i tecnici e la proprietà non riuscirono neppure a illustrare il progetto, sommersi dalle contestazioni dei residenti e con le valutazioni contrarie degli stessi amministratori.

PROGETTO ACCANTONATO

Per anni non si parlò più dell'allevamento, tanto da ritenere che non sarebbe stato realizzato. Invece l'iter è proseguito e ad aprile 2021 la Città Metropolitana ha concesso all'azienda agricola Finco l'autorizzazione integrata ambientale che le avrebbe consentito di allevare fino a 84mila polli per ciclo produttivo. In seguito a ciò, l'azienda ha chiesto e ottenuto quattro mesi dopo dall'Ufficio tecnico comunale il permesso di costruire due capannoni in via Capo d'Argine. Tuttavia, i lavori di costruzione non sono mai iniziati e quindi, a distanza di un anno, l'autorizzazione edilizia è decaduta.


«Adesso ci troviamo ad avere la presentazione di una nuova istanza per la realizzazione dell'allevamento avicolo da parte della stessa azienda agricola, così da dare il via al cantiere - ha informato in consiglio comunale il sindaco Daniele Pavan - Però oggi le condizioni sono cambiate grazie alla nuova legge regionale che impone di ricalcolare le distanze minime tra un allevamento e l'altro». La normativa entrata in vigore prevede infatti che sia tenuta una distanza minima di 1.500 metri da altri allevamenti avicoli e di 500 metri da allevamenti di suini. «Un'analisi realizzata dall'Ulss 4, convocata nella Conferenza dei servizi per la valutazione di questo intervento - ha riferito Pavan - ha dato un riscontro negativo alla richiesta dell'azienda Finco perché, con l'aggiornamento della normativa, l'allevamento non può più essere realizzato a Losson. Infatti, nei terreni in cui dovrebbero essere costruiti i capannoni, nel raggio di 1.500 metri ci sono già altri due insediamenti, uno dei quali a 700 metri da questa potenziale nuova realizzazione. Quindi non è più possibile la costruzione del nuovo allevamento e non è possibile alcun tipo di deroga al regolamento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino