I sindaci alla Città metropolitana: «Siamo il Veneto Orientale»

I sindaci alla Città metropolitana: «Siamo il Veneto Orientale»
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MEOLO - La Conferenza dei sindaci del Veneto Orientale fa fronte unico e presenta in questi giorni in tutti i consigli  dei 22 Comuni del territorio tre progetti, da realizzare con il finanziamento di 100mila euro della Regione. A partire dalla stessa volontà di essere riconosciuta come un’area omogenea all’interno della Città Metropolitana, con possibilità di operare unitariamente e proporre progetti condivisi.

«Finora c’era un riconoscimento ideale - ha precisato la sindaca Loretta Aliprandi, presidente della Conferenza, nella seduta di mercoledì scorso - Ora è necessario un accordo con la Città Metropolitana e la Regione per rendere legalmente fattiva l’area omogenea della Venezia Orientale"  Per prendere consapevolezza di cosa significa, quali opportunità, quali vincoli, quali possibilità possiamo avere e quali progettazioni realizzare, verrà attuato uno studio, anche confrontando altre esperienze di città metropolitane, e sarà elaborata una proposta di regolamento perché sia riconosciuta a tutti gli effetti l’area omogenea della Venezia Orientale, costituita da 22 Comuni».
L’individuazione di un ambito unitario specifico, qual è quello del Veneto Orientale, non coinciderà soltanto con un’identità locale, ma consentirà all’area Sandonatese-Portogruarese di avere un peso maggiore all’interno dell’ex Provincia, proprio perché i progetti saranno complessivi, progetti dell’intero territorio.
«Se riusciremo ad intercettare dei finanziamenti, avremo maggiore potere contrattuale - ha sottolineato la presidente Aliprandi – Si tratta di una novità rispetto a come hanno agito altre località. Dopo aver sentito quello che il Veneto Orientale proponeva, anche il Miranese e la Riviera del Brenta hanno cercato progetti unitari, ma non hanno il riconoscimento di area omogenea». Mercoledì 4 luglio è prevista la firma della convenzione con la Regione per la realizzazione del progetto, con Musile capofila. Per questo la proposta viene presentata in questi giorni in tutti i consigli comunali della Venezia Orientale, eccettuati alcuni che lo faranno prossimamente, come San Donà di Piave dove si sono appena svolte le elezioni e il nuovo consiglio comunale non è ancora stato riunito.

Emanuela Furlan 
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Il Gazzettino