Caso mense: piatti scarsi e capelli nel cibo degli alunni, bufera sulla Dussmann

Sono sette ormai i comuni che puntano il dito contro la Dussmann, la società che fornisce i pasti nella scuole
CIMADOLMO - Pezzi di plastica, capelli, addirittura fili di ferro nel cibo servito nelle mense scolastiche. E piatti miseri, con grammature inferiori a quanto previsto....

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CIMADOLMO - Pezzi di plastica, capelli, addirittura fili di ferro nel cibo servito nelle mense scolastiche. E piatti miseri, con grammature inferiori a quanto previsto. Scoppia la rivolta nelle scuole della Marca. Tutte servite dalla medesima società di ristorazione, la Dussmann Service Italia di Bergamo. L’ultimo caso di una lunga fila riguarda la primaria Lovadina di Cimadolmo dove i bambini hanno trovato pezzetti di plastica nei pasti e pure alcuni capelli. Il sindaco Giovanni Ministeri ha sentito di persona gli alunni: «Mi hanno confermato il ritrovamento nei pasti di alcune parti di plastica e di alcuni capelli».


LA RABBIA

E i genitori degli scolari di Cimadolmo hanno deciso: da lunedì è sciopero del panino. Basta pasti in mensa ma un sano e gustoso panino imbottito portato da casa. Una protesta forte per dire che il servizio mensa gestito così proprio non va bene. Il sindaco, dopo aver mangiato in mensa con i bambini per rendersi conto della situazione, alza il tiro: «Nell’ultima ispezione che ho svolto ho notato che la pesatura degli alimenti forniti, di buona qualità sia chiaro, non rispettano, a mio personale parere, la grammatura previsa. A tal proposito ho dato disposizioni all’ufficio tecnico di dotare la mensa scolastica di una bilancia elettronica».
Cimadolmo non è il primo caso. Una settimana fa, alla mensa scolastica di Casale sul Sile, gestita dalla medesima società, un bimbo aveva trovato nel piatto dei pezzetti di fil di ferro. Subito la sindaca Stefania Golisciani aveva richiesto un incontro urgente con la società di ristorazione, avvisando pure l’Usl 2 di quanto avvenuto. Sul posto anche i Nas. La Dussmann Service fornisce le mense scolastiche nei Comuni di Casale sul Sile, Chiarano, Monastier, Motta di Livenza, Quinto di Treviso, San Biagio di Callalta, Villorba, Volpago del Montello. E la protesta diventa rovente.


L’ALLARME

Per rendersi conto effettivamente della qualità del servizio mensa, di come viene svolto, della rispondenza al contratto firmato con il Comune, il sindaco Ministeri è andato di persona a mangiare in mensa. «Ho invitato altri genitori ad unirsi a me – evidenzia Ministeri -. In questo modo ho potuto parlare direttamente con i bambini. Nell’ultima ispezione ho notato piatti miseri. Porto un esempio a titolo di esemplificazione. Se una mozzarella in busta pesa 125 grammi e sgocciolata circa 80, questa è la porzione da dare al bimbo, non meno. Confido sull’incontro di martedì e sulla buona volontà delle parti coinvolte di addivenire ad una soluzione». Intanto, la bilancia è già stata messa a bilancio e l’acquisto è imminente. La società che ha in gestione la mensa, dal canto suo, è operativa da oltre cinquant’anni. Riguardo alle scuole, nel proprio sito ha strutturato un portale quale strumento di comunicazione con i genitori e gli alunni.


VOLPAGO

A Volpago il monitoraggio del funzionamento della mensa, dopo l’assegnazione dell’appalto alla ditta Dussmann, è quotidiano. L’eco delle proteste negli altri Comuni unito alla sensazione che qualcosa, rispetto alla precedente gestione, durata un trentennio, sia cambiato in peggio, ha indotto infatti l’amministrazione ad alzare il livello di allerta. «Stiamo monitorando quotidianamente l’andamento del servizio -ha detto ieri l’assessore Giuliana Livotto- Venerdì ho mangiato in mensa anch’io e non ho rilevato lamentele né da parte degli alunni né da parte degli insegnanti». Segnalazioni erano invece arrivate nei giorni scorsi da parte di genitori che lamentavano porzioni striminzite e un menù ripetitivo; in una delle giornate, inoltre, mancavano dei pasti, non si sa se per errore dei genitori, che non avevano iscritto i figli al servizio, o della mensa. Così il Comune ha deciso di garantire una presenza costante all’erogazione dei pasti, ma verrà anche costituito il Comitato Mensa del quale farà parte pure una rappresentanza dei genitori per ogni plesso scolastico. 

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Il Gazzettino