Arrivano i pasti, ma manca l'addetto: bufera per la mensa della scuola. Mamme e prof servono a tavola

Nuovi disservizi alla mensa della scuola primaria di Volpago gestita dalla ditta Dussmann
VOLPAGO - Il cibo c’era, le stoviglie pure. In compenso, però, mancava l’addetta che avrebbe dovuto occuparsi della preparazione delle tavole e...

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VOLPAGO - Il cibo c’era, le stoviglie pure. In compenso, però, mancava l’addetta che avrebbe dovuto occuparsi della preparazione delle tavole e di somministrare i pasti. Così, ci hanno pensato le mamme che avrebbero dovuto essere impegnate nel controllo attivato dal Comune alcuni mesi fa di fronte ai disservizi, l’insegnante di musica e quella di sostegno, gli stessi alunni. Ad alcuni giorni dal caos scoppiato alle elementari di Trevignano, è stata Volpago a registrare, giovedì, un altro disservizio sul fronte della fornitura pasti. E il Comune non è rimasto a guardare.

IL COMUNE 

«Abbiamo comunicato alla ditta Dussmann che applicheremo una penale - spiega l’assessore Giuliana Livotto- Si sono giustificati dicendo che il problema è stato rappresentato da un contrattempo con un’altra scuola, ma questa non può essere una spiegazione». In sostanza, la sensazione è che ancora una volta la ditta non sia riuscita a far quadrare tutto: troppe le scuole da servire in relazione alla disponibilità di personale. Così, anche se alla fine il problema è stato risolto senza troppi drammi, è evidente che sono saltate tutte le regole in materia di sicurezza: perché genitori, insegnanti e ragazzi non indossavano, ad esempio, né cuffie, né guanti, né mascherine. E ciò, ovviamente, dal punto di vista normativo non è accettabile. Una situazione che dispiace agli stessi genitori. «Onestamente -dice una mamma- in questi mesi la ditta ci è venuta incontro: ci siamo lamentati della scarsità delle porzioni e queste sono state progressivamente aumentate tanto che ora avanza cibo. Abbiamo però cercato di far variare anche il menu: la ditta punta moltissimo sulle zuppe, che sono buone ma non appetibili per i ragazzi. Parecchi stanno rinunciando al servizio e si portano il panino da casa». Un’evoluzione che lo stesso assessore Livotto non gradisce. «Mangiare in mensa -dice- è anche un modo per socializzare e stare assieme condividendo il pasto. Ben diverso appare mangiare un panino in una stanza».

I PRECEDENTI

La vicenda di Volpago chiude una settimana nera per la Dussmann, che aveva già avuto a Trevignano parecchi grattacapi. Lunedì 27, al rientro dalla pausa di carnevale, i bambini di classe prima, usciti da scuola per andare in mensa al Cubo accompagnati dalla loro insegnante, avevano trovato la mensa chiusa e il pranzo era stato rimediato tagliando il pane e il formaggio che erano stati portati. Mercoledì, nonostante i solleciti in varie direzioni, i disagi si erano ripetuti. Con locale freddo, piatti caldi, tavola pronta, ma nessun addetto

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Il Gazzettino